VITTI: CON TAKKETTO RACCONTIAMO L’AMORE DI BARI PER IL CALCIO

Una prestigiosa collana editoriale: Takketto, dedicata al calcio, alla società e alla cultura, alla storia di una squadra che è il simbolo di una città passionale come Bari. Una novità assoluta nel panorama editoriale italiano sia per i contenuti di alto livello sia per la grafica all’avanguardia. Me parliamo con l’ideatore Massimo Vitti.

Takketto: una collana editoriale, interamente, dedicata al calcio, Storie, monografie, illustrazioni con grafiche moderne ed accattivanti: quale è il pubblico di riferimento dei vostri libri?

Quando abbiamo dato vita a Takketto ci siamo chiesti se ci fosse ancora spazio per una collana come la nostra, che pretende unire la passione per il calcio a quella per l’editoria in una pubblicazione unica nel suo genere. La risposta, ovviamente, è stata positiva e sin dal primo momento abbiamo indirizzato tutti i nostri sforzi alla realizzazione di libri che parlassero a un pubblico di appassionati di calcio, ma direi della vita. “Il calcio è una metafora della vita” diceva Jean Paul Sartre. Come non essere d’accordo.

Nella presentazione di Takketto sottolineate che la vostra squadra, oltre alla visione e alla curiosità, è accomunata dalla convinzione che nel calcio non esistono B-side: a cosa vi riferite?

La B-side è la facciata meno importante, quella succedanea, riempitiva, dei cari, vecchi 45 giri. Una verità, questa, non assoluta, perché artisti come The Beatles, gli Oasis o Elvis Presley, solo per citarne alcuni, incisero grandi successi proprio sul lato B. Il lato che tanti snobbano e che a noi, invece, piace da matti. Non è un caso se abbiamo iniziato il nostro viaggio proprio da Bari, una grande città, con un grande cuore calcistico, sprofondata nel purgatorio della Serie C senza per questo aver perso un grammo del suo fascino agli occhi dei suoi tifosi.

È appena uscito il vostro libro sulla storia del Bari?

Perché avete scelto proprio i galletti bianco rossi per il vostro esordio?

Bari è una città che ha uno degli stadi più importanti d’Italia, una delle squadre di calcio più antiche d’Italia, un popolo di tifosi tra i più caldi e appassionati. Una storia calcistica che si intreccia con quella della sua gente, della città, come in pochi altri luoghi. Non c’è angolo, vicolo, piazza dove al grido di Forza Bari! qualcuno non risponda: seeemb! (sempre). Volevamo celebrare una squadra che, come poche, riesce a farsi amare incondizionatamente dal lontano 1908, anno della sua fondazione. Siamo andati a Bari per raccontare le storie dietro i protagonisti, le vittorie, le immagini, i momenti epici e quelli dolorosi, l’amore di una città, i colori e la fede dei tifosi.

Quanto è importante il calcio al Sud? Può addirittura essere considerato una forma di cultura condivisa, di memoria collettiva, di identità popolare?

Il calcio è lo sport più popolare in Italia, muove circa 4,6 milioni di praticanti. Ma c’è grande diseguaglianza tra le squadre che competono nella massima serie, una disuguaglianza che ci potrebbe far dire che la Questione Meridionale è arrivata anche nel calcio. Dal punto di vista societario il Sud sta vivendo tempi di magra calcistica ormai da troppo tempo. Quest’anno solo 3 delle 18 squadre della Serie A sono del Sud. E lontani sono i tempi in cui, nella massima serie, militavano annualmente 5 o 6 squadre meridionali. Se non cambiano le premesse il Sud vivrà di ricordi e il calcio non potrà sottrarsi dall’essere termine di paragone tra i club ricchi e vincenti del Nord e i club del Sud che fanno i salti mortali per non fallire.

Abbiamo notato che tra le monografie presenti nel libro non vi è un figlio (seppur prodigo) di Bari: Antonio Cassano…

Parlare di Cassano non è mai facile. È di Bari, ma non ha lasciato il segno nel Bari. Ha brillato altrove, ha giocato per club importanti, ha vestito la Maglia del Real Madrid, del Milan, dell’Inter; è stato chiamato a giocare nella Nazionale. È stato un grande campione.

Un suo giudizio sul Bari di De Laurentiis e una anticipazione sulla vostre prossime iniziative editoriali…

Il presidente De Laurentiis ha ridato speranza al popolo biancorosso, la speranza di ritornare a essere protagonisti in Serie A. Il purgatorio della Serie C è una spina nel fianco di ogni barese e sebbene il Bari sia stato a suo tempo definito “una squadra ascensore” dato che nella sua storia ultracentenaria ha alternato stagioni gloriose a momenti bui, è indubbio che la città meriti ben altri traguardi. De Laurentiis conosce, rispetta e ama i colori di una squadra leggendaria, con un passato importante alle spalle, fatto di calciatori famosi. Oggi la società, sotto la guida di De Laurentiis vanta una solidità economica che non vedeva da anni. Ma quello che più conta è il rinnovato desiderio di tornare a sognare e a far sognare. Stiamo lavorando alacremente alla monografia del Napoli che pubblicheremo a inizio 2022 e a breve cominceremo quella dell’Atletico Madrid. Ogni pubblicazione vede la collaborazione di un team internazionale di contributors.

Sabrina Trombetti