UBI BANCA. JANNONE: PRONTE LE AZIONI CONTRO LA BANCA ORGANIZZEREMO UNA CLASS-ACTION

nov-jannone-ubiDopo quattro anni di battaglie a tutela dei diritti di tutti gli azionisti di UBI Banca, grazie all’incessante lavoro della Magistratura e della Guardia di Finanza, vediamo oggi riconosciute in toto le ragioni sostenute negli esposti che ho personalmente firmato, coinvolgendo anche l’Adusbef del senatore Elio Lannutti” lo afferma Giorgio Jannone, Presidente dell’Associazione Azionisti Ubi Banca.

Sostiene Jannone: “Abbiamo agito ed agiremo in ogni sede contro tutte le persone coinvolte in uno scandalo che ha pochi precedenti nella storia finanziaria italiana e che oggi si rivela grazie al coraggio e alla capacità investigativa di chi ha condotto le indagini”.

Come abbiamo sempre affermato – sottolinea – si è trattato della gestione delle nomine e di un’assemblea che la Magistratura ha definito ‘gestita in maniera del tutto irregolare’ e di operazioni al vaglio degli inquirenti, a dir poco censurabili e ‘familistiche’di una tra le principali banche italiane”.

Secondo Jannone, ex parlamentare e noto imprenditore bergamasco, “finora sono coinvolte ventotto persone tra Amministratori e Dirigenti del gruppo quotato UBI Banca nonché esponenti di UBI Leasing e delle associazioni di azionisti ‘Amici di UBI’ di Bergamo,presieduta da Zanetti e “ABLP -Associazione Banca Lombarda e Piemontese di Brescia”, presieduta da Bazoli, oltre ad altre undici persone coinvolte a vario titolo”.

Di grandissimo rilievo – considera Jannone – il fatto che sia coinvolto direttamente anche il gruppo UBI Banca in relazione alla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche prevista dal D.Lgs.231/2001”.

Con l’obiettivo di coinvolgere tutti i soci di UBI Banca – aggiunge – che hanno subito il devastante crollo dei titoli azionari e tutte le aziende che sono state messe in difficoltà in questi anni, non potremo che richiedere in ogni sede i risarcimenti sia ai singoli coinvolti che direttamente all’Istituto medesimo”.

Con ogni mezzo a nostra disposizione, abbiamo intenzione, anche in futuro – incalza – di agire contro i responsabili e contro la Banca,coerentemente con il contenuto della decina di esposti che ho in questi anni personalmente formalizzato alla Guardia di Finanza, alle Procure interessate, alla Consob, alla Banca d’Italia, alla Banca Centrale Europea e alle altri Istituzioni di Vigilanza Italiane ed Europee”.

E annuncia: “Non appena pronti, organizzeremo una class-action. In questi anni ho subito attacchi di ogni tipo, a livello personale ed economico, ma sapevo di avere pienamente ragione. Oggi è il giorno della rivalsa, non mia, ma delle tantissime persone e aziende che hanno subito gestioni dinastiche e prepotenti di quelle banche che hanno garantito fondi alle aziende amiche e, al tempo stesso, hanno messo in difficoltà chiunque si opponesse ad un sistema di potere consolidato da decenni”.

È bene ricordare – puntualizza Jannone – che i reati contestati dalla Magistratura sono: Ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza (art. 2638 c.c.), illecita influenza sull’assemblea (art. 2636 c.c.) in relazione alla capogruppo UBI Banca; truffa (art.640 c.p.), inosservanza delle obbligazioni da parte di esponenti bancari, conflitto di interesse (art. 136 D.Lgs. n. 385/1993) e di lleciti tributari (dichiarazione fraudolenta, emissione di fatture soggettivamente inesistenti e sottrazione all’accertamento al pagamento di Accise) in riferimento a UBI Leasing nonché ulteriori illeciti previsti dalla normativa antiriciclaggio e dalla normativa sul trattamento dei dati personali”.

Redazione The Envoy