Il Coronavirus è una guerra che si vince con generali esperti e coraggiosi. Una volta passata l’emergenza sarà necessario ricostruire coinvolgendo tutti, in particolare gli anziani, perché se è vero che la globalizzazione è la grande sconfitta, la nuova sfida sarà ritrovare il senso della comunità e della solidarietà. Ne parliamo con Sabrina Trombetti, Rappresentante di Interessi presso la Camera dei Deputati, già a lavoro con una nuovissima proposta che coinvolgerà il Terzo Settore.
Pandemia globale, crisi economica mondiale, crollo delle Borse e chiusura delle frontiere: il Coronavirus, in meno di un mese, ha messo in ginocchio non solo gli Stati ma un sistema che sembrava invincibile: la globalizzazione…
La globalizzazione è stata, sicuramente, l’arma più subdola, invisibile e mortale con quale il Coronavirus ha potuto infettare, in brevissimo tempo, il mondo intero. Alla fine di questa terribile emergenza toccherà ripartire da un nuovo Anno Zero. Quello che mi preoccupa di più non è tanto la situazione sanitaria, che mi auguro venga risolta con la sperimentazione di un vaccino, ne’ quella economica alla quale sono chiamati a porre rimedio tecnici ben più esperti e preparati. Manager ad esempio. Il vero terreno sul quale si dovranno ricostruire le basi della nuova società sarà quello psicologico. E, ad oggi, questo terreno è molto fragile.
La paura della malattia, del super contagio, dell’ isolamento ci ha fatto rivivere una caccia alle streghe che non si vedeva dal Medioevo. Siamo tornati indietro di oltre 500 anni. Ne usciremo più forti o più deboli? Cosa potrebbe accadere se un nuovo virus dovesse arrivare anche nel 2021? Una cosa è certa, la globalizzazione è fallita e anche il sistema democratico sta scricchiolando. Dovremmo vigilare affinché ciò che ne conseguirà non nasca con giuste premesse ma errate conclusioni: mi riferisco alla limitazione delle libertà personali a fronte di emergenze sanitarie.
Di fronte all’ emergenza, per troppe volte, l’operato del Governo è sembrato titubante, incerto tra due fuochi, timoroso di assumere decisioni drastiche ma impopolari…
Lo dico a malincuore: mi chiedo come può un governo “di ripiego”, di “seconda scelta”, e tenuto in piedi con l’unico scopo di allontanare le elezioni e un probabile trionfo dellla Lega, fronteggiare e sconfiggere un nemico ben più temibile e letale del leader leghista? La mia sensazione è che il Conte bis navighi a vista, in attesa degli eventi e senza una rotta precisa. La terra promessa sembra lontana anche perché i venti che spirano dall’Europa non sembrano benevoli e anzi promettono tempesta.
Leggo di Mario Draghi come premier, e mi piacerebbe allora vedergli affiancati Giancarlo Giorgetti come ministro dell’Economia, e Giorgia Meloni con un’importante ruolo istituzionale, ad esempio presidente della Camera dei Deputati. Mai come adesso abbiamo bisogno di competenza, preparazione e soprattutto credibilità in ambito internazionale.
Da anni si occupa del Terzo Settore: il Coronavirus sta colpendo, in particolare, la terza età che è una categoria che necessiterebbe di molte più attenzioni da parte delle istituzioni…
Dobbiamo renderci conto che, nel corso di dieci anni, il nostro modo di vivere è, radicalmente, cambiato e non solo.
La societa 2.0 ha imposto nuove regole, password, codici di linguaggio, ed un modernissimo modo di comunicare: i social. Nell’era della tecnologia che condiziona il maniera totale i nostri comportamenti tutti coloro che, purtroppo, non sono al passo e rimangono indietro sono, automaticamente, fuori e quindi esclusi. Lo Stato dovrebbe garantire dei corsi gratuiti alla terza età nei quali si insegnano le numerose attività che possono essere svolte con il cellulare e il computer: strumenti indispensabili per rendere migliore la loro vita o quantomeno renderla più semplice. Il loro utilizzo deve essere di tutti e per tutti.
Dopo la proposta di legge sul mondo del collezionismo quali saranno le prossime iniziative dell’ Associazione S. Anna per la quale segue le Relazioni Istituzionali?
In questi giorni assieme al Presidente Aldo Rossi Merighi, stiamo definendo una nuova proposta di legge a cui lavoriamo da circa un anno: la sottoporemo appena possibile al Parlamento perché crediamo sia necessaria e di strettissima attualità. Si basa sull’ istituzione di una nuova figura professionale che avrà il compito di entrare, metaforicamente, nelle case degli italiani per offrire un supporto concreto e reale alle categorie più deboli. Coinvolgerà il mondo delle associazioni e sarà dedicato al 100% agli anziani, la nostra memoria storica.
Marcello Grotta