TERRAZZE GOURMET 2015/2016

Torna la terza edizione di “Terrazze Gourmet” edita dalla Pecora Nera Editore a consigliarci e ad illustrarci dove poter ammirare l’ incomparabile patrimonio artistico dell’Urbe dall’ alto delle sue terrazze.

Cop Terrazze 15-16 RGBQuesta edizione 2015/2016 propone 53 strutture in totale, raggruppate in 8 categorie: gourmet, cultura, design, glamour, relax, panorama, en plein air e business (a seconda dell’ occasione), 106 foto per godersi la città più bella del Mondo da una prospettiva insolita e decisamente affascinante.

Lancia inoltre una nuova iniziativa, che riguarda un ciclo di eventi che porterà per cinque giornate , romani e non, in alcune delle splendide strutture censite nella guida a costi particolari. Ogni Giovedì infatti, dall’11 Giugno al 9 Luglio, le terrazze dell’Albergo Cesari, dell’Hotel Capo d’Africa, dell’Hotel Columbus – La Veranda dell’Hotel Savoy, de La Griffe dell’Hotel MGallery Collection, del Lanificio Cucina, del Radisson Blu Es Hotel e della Residenza di Ripetta proporranno un aperitivo accompagnato dalla musica di Radio Antenna 1, media partner dell’ evento.

L’autore della guida è Nicolas Schilder, francese trapiantato a Roma da diversi anni, che le ha visitate una ad una, redigendo una serie di schede molto dettagliate, integrate per la parte enogastronomica dalla prova effettuata dagli ispettori della casa editrice. Le schede sono state poi tradotte in inglese dall’abile penna di Beatriz de Meirelles e affiancate da suggestive foto a tutta pagina.

Altra novità è che la guida non è più solamente cartacea: grazie alla collaborazione con go2mkt, nasceranno a breve anche le versioni per tablet, in italiano e in inglese, sia per i device basati su sistema operativo iOS (iPad e iPad Mini), sia per quelli su piattaforma Android.

All’interno di Terrazze Gourmet troverete anche un ricettario di cocktail analcolici con prodotti a km zero realizzato dall’Azienda Romana Mercati a sottolineare l’importanza, del comparto agroalimentare romano.

I prodotti a km zero sono quelli che vengono commercializzati e venduti nella stessa zona di produzione. La locuzione “a chilometri zero” significa che ha percorso, dal momento in cui è stato prodotto, a quello di vendita e consumo zero chilometri, cioè nessun chilometro o il minor numero di chilometri possibile.

24743LSecondo questa filosofia, risulta vantaggioso consumare prodotti locali in quanto accorciare le distanze significa aiutare l’ambiente, promuovere il patrimonio agroalimentare regionale e abbattere i prezzi, oltre a garantire un prodotto fresco, sano e stagionale. S’interrompe così quella catena che è nata con la grande distribuzione, che lavora con i grandi numeri, a scapito della riscoperta del rapporto consumatore-produttore. L’idea di prodotti “a chilometri zero”, essendo sensibile alla riduzione delle energie impiegate nella produzione, oltre a diminuire il tasso di anidride carbonica nell’aria porta ad un uso consapevole del territorio, facendo riscoprire al consumatore la propria identità territoriale attraverso i piatti della tradizione. Sulla stessa linea si muove l’accordo stretto con il C.A.R. – CENTRO AGROALIMENTARE ROMA, vero polo di aggregazione per i produttori del territorio in grado di supportare tutti gli operatori di settore nella fornitura di prodotti ortofrutticoli freschi.

Le novità di questa edizione sono 5 nuovi indirizzi, più 1. Quell’uno è il Bernini Bristol, terrazza storica nel centro di Roma, rinnovata però da una nuova proposta gastronomica. Ancora in centro, ma a via Giulia, il D.O.M. si avvia alla sua seconda stagione. L’acronimo, ricorda la guida, sta per Deo Optimo Maximo, un’antica frase latina che vuol dire “A Dio, il più buono, il più grande” che si trova in molti edifici. La terrazza all’ultimo piano offre una vista incantevole e inconsueta. L’offerta culinaria, firmata da Max Mariola, si declina in piccoli assaggi, da comporre liberamente. Merita un passaggio il cocktail bar, con drink originali e sfizi golosi.

Ci si sposta un pò andando verso il quartiere Parioli e una delle sue terrazze più famose, quella del Grand Hotel Ritz. Da qui si gode la vista di quell’ampio polmone verde che è Villa Glori. Al ristorante Le Roof, opera Gaetano Costa, ma l’albergo ha anche una piacevole loggia semicoperta in cui fermarsi per un cocktail.

Versatile anche la proposta del The Corner, nell’angolo tra viale Aventino e via di San Saba. Boutique hotel, ristorante, cocktail bar, bistrot, secret bar situato nel bel villino liberty recuperato per questo progetto, ha un delizioso giardino posteriore, tutto da scoprire, e un’ altrettanto piacevole terrazza che pur non essendo su alte cime, permette comunque di spaziare con lo sguardo senza incontrare edifici di fronte. La cucina porta una delle firme italiane più prestigiose: Fabio Baldassarre.

Spostandosi verso la parte est della città incontriamo due locali informali. Il primo, a San Lorenzo, l’Apartment Bar, è una miscellanea di arredi con suggestioni varie, qualche tocco di etnico, qualcosa di vintage, mix & match con spunti originali, ma è al piano superiore, nella terrazzetta verdeggiante, il suo punto di forza. Per arrivare al Paradise Garden basta salire una scala a chiocciola. Richiestissimo da chi non rinuncia a un posto in prima fila, tra un cocktail e un dj set.

Ultima tappa, ancora più a est, è quella al Pigneto. Spirito è il secret bar in perfetto stile speakeasy che si nasconde alle spalle della panineria Premiata, dietro la porta di una cella frigorifera. Stile retrò, con pianoforte, tavolo da gioco-bancone, poltrone e divani di pelle rossa, e poi una scala che porta allo spazio al piano superiore: una terrazza incastrata tra i bassi palazzi di quest’angolo di Roma. Pezzo forte del locale, naturalmente, i cocktail.

Il roof garden dell’Eden, Le Jardin de Russie, l’ultimo piano dell’Hotel Splendide Royal sono solo alcune delle terrazze più blasonate di Roma. Ma la Capitale è ricca di luoghi all’aperto, dehors, cortili, chiostri, bistrot con spazi in cui mangiare godendo di panorami mozzafiato, del ponentino che rinfresca le serate estive o di angoli intimi, in cui lasciarsi dietro le spalle la città e il suo traffico. Perché Roma è una continua rivelazione che si schiude agli occhi di chi sa cercare dietro l’ovvio, e di chi sa osservare la particolarità di infinite e sconosciute bellezze che questa città racchiude.

Roma, 30 Maggio 2015

Alexia Perazzi.