ROSSI MERIGHI (UN SECOLO D’ AZZURRO), AL MUSEO DEL MARE DI GENOVA IN MOSTRA I GUANTONI DI ZOFF APPENA RITROVATI A PORTA PORTESE

Una storia a lieto fine imprevista quanto incredibile, quella successa , nei giorni scorsi a ROMA, in uno dei “mercati delle pulci” più importanti e famosi nel mondo: il mitico Porta Portese nel quartiere Trastevere.

Buttati sul telone di una bancarella insieme a cianfrusaglie varie e altre scartoffie sono stati ritrovati un paio di rarissimi guanti del leggendario Dino Zoff, portiere della Juventus e della Nazionale negli Anni 70 e 80, considerato insieme a Gigi Buffon il portiere italiano più forte del nostro calcio.

La notizia è tutta nella storia di questi guanti che vennero rubati, lo scorso anno, all’hotel Hilton Airport di Fiumicino, durante un’ asta di beneficenza nel corso della mostra Un Secolo d’Azzurro, la più grande e completa esposizione di cimeli sulla nostra Nazionale di calcio.

Intervistiamo Aldo Rossi Merighi, promotore della mostra “Un Secolo d’Azzurro”.

Rossi Merighi perché questi guanti sono così preziosi?

Si tratta del mitico modello 040 che l’azienda tedesca UhlSport realizzò in esclusiva per Dino Zoff nella fase conclusiva del mondiale spagnolo (1982) e in particolare nelle sfide decisive contro il Brasile, la Polonia è nella finalissima contro la Germania. Il palmo è rosso proprio in omaggio alla bandiera di Spagna.
A mio avviso, senza alcun dubbio, sono i guanti più iconici degli anni 80, forse in assoluto, del
calcio italiano.
Se consideriamo infatti che Zoff è considerato il portiere italiano più forte di tutti i tempi fa parte insieme a Jascin, Zamora e Buffon delle leggende mondiali, si può comprendere come questi guanti siano vere e proprie reliquie calcisticamente parlando si intende.

Qual è il valore di mercato di questi cimeli così esclusivi?

È facile fare una stima esatta basandoci sulla valutazione della casa d’aste torinese Bolaffi: per i guanti utilizzati nello stesso mondiale di Spagna, la base d’asta era di 5000 euro, con aggiudicazione a 6.500 euro.

Una cifra sicuramente congrua al valore storico.

Come esperienza personale posso dire di aver trattato per la stesso prezzo un altro paio di UhlSport 040 che il portierone azzurro regalò a un fotografo italiano prima della gara contro l’Argentina.
È, del resto, evidente come cimeli così esclusivi e ricercati siano destinati a crescere nel tempo.

Nelle oltre 50 tappe che avete svolto con la mostra Un Secolo d’Azzurro e mai capitato che vi abbiano rubato cimeli dall’esposizione?

Il fattaccio capitato all’hotel Hilton AirPort di Fiumicino, lo scorso anno, è stata una spiacevolissima eccezione, un inaspettato episodio a cui non eravamo, assolutamente abituati.
Abbiamo infatti girato l’Italia da nord a sud, da Torino a Cosenza, per intenderci, in ogni tappa l’esposizione è stata visitata da decine di migliaia di tifosi o semplici appassionati e curiosi, e non era mai stato toccato nulla anzi, a dir di più, nelle varie città calciatori ed ex calciatori hanno donato le loro magliette da gioco affinché venissero esposte insieme a quelle dei grandi campioni come Meazza, Rivera, Baggio e Totti.

Dove verranno esposti adesso i guanti appena ritrovati?

Nel 2024 avremo oltre 10 tappe in programma.

Inizieremo, subito, da Genova al Museo del Mare dall’8 al 28 febbraio con ingresso gratuito.
Abbiamo riservato un spazio speciale al Mondial 82 con i cimeli dei campioni che ci portarono per la terza volta sul tetto del mondo: Paolo Rossi, Marco Tardelli, e lo stesso Zoff.
I suoi guantoni saranno in bella mostra insieme a quelli indossati ed autografati di due altri campionissimi come Gigi Buffon e Gigio Donnarumma e ad uno spazio speciale sul Mondiale di Messico 70 in omaggio al grande Gigi Riva.

S.T.