Torna, dopo 90 anni, all’interno della mostra itinerante ‘Un Secolo d’Azzurro’ (l’esposizione più grande sulla storia della nostra Nazionale) , l’unico esemplare del mitico Federale 102, pallone che sembrava scomparso, e vero e proprio oggetto del desiderio per i tantissimi collezionisti del nostro Paese che lo avevano cercato, inutilmente, e che alla fine si erano rassegnati alla sconfitta.
Realizzato dall’ Ecas, Ente Centrale Approvvigionamenti Sportivi , di ROMA in occasione del Mondiale 1934, che si disputò proprio in Italia, ha una singola particolarità: a differenza del modello inglese”Globe”, che contava dodici pannelli, il Federale 102 ne ha ben tredici sagomati a coroncina, forse proprio per rendere omaggio a Re Vittorio Emanuele II e ai Savoia.
Un cimelio di inestimabile valore considerando che, al momento, è l’unico sopravvissuto da quei leggendari Anni Trenta in cui la Nazionale di Vittorio Pozzo si laureò per ben due volte consecutive Campione del Mondo(1934-1938).
Con ogni probabilità verrà esposto, in esclusiva, al Salone del libro di Torino(19-23 maggio) nel corso della presentazione della trilogia ” Storia d’ Italia, del calcio e della Nazionale: 1898-2021″ scritta da Mauro Grimaldi, curatore della mostra ‘Un Secolo d’Azzurro’.
” È stato un vero e proprio colpo di fortuna- confessa Aldo Rossi Merighi, Presidente dell’Associazione S.Anna,- durante una delle nostre mostre sono stato avvicinato dal nipote di un ex dirigente della federcalcio ungherese che si è complimentato per la bellissima esposizione promettendoci che, una volta tornato in Ungheria, ci avrebbe fatto un grande regalo.
È una enorme soddisfazione aver riportato un cimelio così importante per il nostro calcio e per tutti gli amanti del gioco più bello del mondo.
Fino ad allora i palloni venivano importanti dall’ Inghilterra, il Federale 102 è il primo realizzato in Italia e rappresenta alla perfezione la fantasia, l’estro e la genialità per cui siamo famosi nel mondo”.
Gli fa eco Sabrina Trombetti, Responsabile Organizzativa di Un Secolo d’Azzurro:
” Il calcio è cultura e questo unico e meraviglioso cimelio arricchirà la nostra mostra che, nell’ ultima tappa alle Oasi di Kufra di Sabaudia, è stata visitata da oltre 2000 studenti.
Un successo- conclude Trombetti- frutto di un grandissimo lavoro e di una infinita passione”.
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