ROMONDINI: DA TOTTI HO IMPARATO AD ESSERE UMILE

Fabrizio Romondini, una vita sui campi di calcio: serie A, serie B, Lega Pro e, infine, una seconda gioventù nei Campionati dilettanti. Ha ancora la stessa passione per lo sport più amato del mondo?

Devo dire proprio di sì perché il calcio è la mia vita. La passione resta quella di sempre e,ancora oggi, mi spinge a migliorarmi in partita come in allenamento. Una cosa e’certa: senza pallone non so stare.

Nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera ha avuto la fortuna di giocare con Francesco Totti. Ci può dire quale è la sua maggiore dote e quale insegnamento le ha trasmesso?

Esattamente, ho avuto il privilegio di conoscere Francesco e non ho detto appositamente giocare perché la fortuna vera è conoscere un ragazzo umile, anche se è il giocatore più forte italiano degli ultimi tempi.

A distanza di anni,credo che proprio questo sia stato il suo maggiore insegnamento: l’umiltà. Mantenere i piedi per terra come ha fatto durante la sua straordinaria carriera, questo ne ha fatto un uomo prima che un campione…due parole: un esempio!

Sappiamo che è molto attivo nel sociale. Insieme alla Nazionale Attori avete portato un sorriso ed avete offerto un aiuto concreto a chi è meno fortunato. Quali sono i prossimi appuntamenti di solidarietà?

Ho sempre cercato di offrire il mio contributo per sostenere chi ne ha più bisogno. Gioco e alleno in collaborazione con Nando Orsi la Nazionale ed insieme a loro giriamo l’Italia. E’ giocando che regaliamo una speranza ed un aiuto . Poi, organizzo aste di beneficienza con la Onlus Carobbi/Ceregatti che sono due amici carissimi e, in ultimo, ma solamente come tempistiche, con gli amici Aldo, Riccardo e Luigi portiamo avanti un progetto importante per noi: il Museo del calcio internazionale. Una esclusiva mostra di storici cimeli che nel mese di febbraio diventerà itinerante grazie ad una importante sinergia con l’AICS del Presidente Bruno Molea. Prime tappe Perugia e Forlì.

Una volta lasciato il calcio giocato, metterà la sua grande esperienza al servizio dei più giovani?

Quando questo si verificherà, non so che cosa farò. Ho il patentino di allenatore UEFA b, ma la panchina può attendere. Non ho alcuna intenzione di smettere. Il calcio giocato è la mia vita, ancora mi diverto moltissimo. Per il momento, quindi, la mia esperienza preferisco offrirla in mezzo al campo…sognando una bella promozione con la Vigor Acquapendente.

Sabrina Trombetti