Viene chiamata Narghilè o Shisha, un rituale antico nei paesi arabi, una nuova tendenza nelle serate capitoline.
Sotto l’effetto della globalizzazione viene offerto a questo rituale antico, un suggestivo palcoscenico: la Terrazza dei Papi, (roof graden dello storico Mecenate Palace Hotel di Via Carlo Alberto) a metà tra i rioni Esquilino e Monti.
Saliti all’ultimo piano del noto Hotel, iniziamo a percepire già dai primi gradini un’ atmosfera unica, in quanto una volta giunti all’ingresso dell’omonimo roof garden, come nei migliori “trompe l’oeil” veniamo catapultati in uno scenario esclusivo “tra le braccia” della Basilica di Santa Maria Maggiore (una della quattro basiliche papali di Roma).
In un gioco di prospettive, quasi ad effetto 3D, a farne da grande protagonista è la magia dei colori di un tramonto, dal quale è possibile ammirare dal meraviglioso affaccio, un museo a cielo aperto, con tutti i monumenti più importanti di Roma.
Ad accoglierci il Dott. Gianluca Giannini, Executive Manager della struttura (con esperienze maturate nel gruppo Hilton, River Chateua, Petra Segreta Resort Spa) e veniamo invitati subito ad accomodarci su delle sedute, facendoci vivere l’esperienza di accoglienza da lui denominata “skybar” considerata un must di rito della Terrazza dei Papi.
Seduti a bordo roof, ammiriamo in maniera privilegiata colori e dimensioni magiche, tra profumi e aromi di tabacchi di Narghilè decorati da accattivanti design innovativi.
Dott. Giannini, è ben nota la sua esperienza nell’Hotellerie, ma la nostra curiosità nasce dal successo che sta riscontrando a Roma l’introduzione del Narghilè nel vostro roof garden, oltretutto da noi già conosciuto anche per la sua ristorazione. Nonostante la crisi di settore, cosa le ha fatto intuire che questa attrazione poteva diventare vincente?
“La mia intuizione nasce dall’esperienza maturata in diversi anni di attività e dall’incontro con una persona che a breve vi presenterò (Marco Roma) che mi ha portato a completare la scena, dando quel tocco di classe e di dettaglio che avrebbe reso ancora più magico il nostro roof garden. Ho ricavato dei nuovi spazi con alcune modifiche, per dividere in aree la terrazza, proprio in prospettiva del successo che avrebbe avuto la pratica del Narghilè sia nell’aperitivo che nel dopo cena, offrendo la possibilità anche a clienti esterni amanti della Shisha, di condividere questi momenti di totale relax, promettendo loro un emozione al quanto “spirituale ed irripetibile” su una Roma eterna. Molti dei nostri clienti sono anche celebrities che vengono a farci visita, sia per la riservatezza ma anche per vivere questa location ad oggi attrezzata per offrire il meglio al network degli amanti della Shisha. Trattandosi di una terrazza panoramica legata ad un’attività alberghiera, la tranquillità e la riservatezza sono le due colonne fondamentali di questo format.
In effetti lo percepiamo anche noi un clima “spirit” e soprattutto le Narghilè con le loro luci led colorate danno quel tocco di contemporaneo che và in contrasto, piacevolmente intendo, con tutto il classico e la storia che ci circonda da questa vista mozzafiato. E’ forse questo il segreto della sua intuizione?
“Beh! Diciamo che sono un perfezionista nel mio lavoro e metto molta passione in tutto quello che faccio in questo settore. Diciamo che forse un ingrediente fondamentale nelle mie iniziative è sempre stata quella di offrire il meglio ai nostri clienti, cercando di mettermi io in prima persona nella posizione del cliente e trarne il miglior vantaggio possibile in termini di ispirazione e idee. Ma ripeto, la mia intuizione si ferma ad una scelta manageriale e nell’aver condiviso questa visione con un vero “fuori classe” nel settore della Shisha (sorride) che ci sta raggiungendo…”
Tra profumi e aromi di tabacchi e Narghilè dai design innovativi, ci raggiunge con un grande sorriso Marco Roma (Mr. Shisha) Head Manager del format Cafè de Anatolia.
Il Dott. Giannini ci congeda con una stretta di mano, lasciandoci al giovane Marco Roma. Elegante, look vivace, con al collo un filtro color oro che usa per fumare la Shisha, quasi come un simbolo di appartenenza e di identificazione in una cultura melting pot, ci porta subito al tavolo un Narghilè decantando gusti e infiniti modi di mixarli ed abbinarli a cocktail, facendoci entrare in una dimensione cosi moderna di una pratica così antica. “Fumare la Shisha è cultura” esordisce Marco Roma. “E’ un mondo di condivisione molto ricercato nei locali alla moda, perché è un momento di totale relax, quindi non poteva mancare la sua presenza in uno dei roof garden più suggestivi di Roma. Con il Dott. Giannini abbiamo trovato subito una grossa intesa nelle reciproche visioni, e non abbiamo perso tempo a far decollare il format da me battezzato Cafè de Anatolia, ed abbiamo creato subito un progetto di tendenza!”
Marco da dove nasce questa tua esperienza e soprattutto questa tua passione?
Ho una forte passione per il settore, dopo anni di esperienza maturata anche all’estero, ho capito subito che il settore della ristorazione in particolare è cambiato, ed oggi si parla di puro intrattenimento! Quindi ho coltivato la mia passione per la Shisha facendola diventare un attrazione per chi desidera avere un dopo cena oppure degustare un cocktail abbinando i gusti ed i sapori al tabacco. Offro solo il top di gamma per garantire ai nostri clienti prodotti top quality certificati che compro direttamente dalla Germania. Le stesse Narghilè, come potete vedere, sono praticamente delle opere d’arte, in quanto vengono costruite con materiali raffinatissimi per la realizzazione del loro design. I led colorati sono la mia “firma” in quanto da come potete vedere è bellissimo al calare della luce del sole, avere questo effetto al buio in contrapposizione con le luci proiettate sulla Basilica di Santa Maria Maggiore.
“A questo punto Marco parlaci del Cafè di Anatolia, siamo curiosi!”
“La mia più grande soddisfazione!! E’ stato tutto progettato da me ed è il locale in cui sarei sempre voluto andare, lo gestisco con l’aiuto di mio fratello e la mia compagna Bianca. L’ho realizzato con enormi sacrifici economici e non solo! E’ stata una vera è propria sfida. Oltretutto si trova qui accanto in Via Merulana, la boulevard romana praticamente. E’ un concept di Shisha Bar, dove i cocktail, la musica e l’atmosfera globalizzata ne sono i veri coprotagonisti. Abbiamo addirittura il thè turco, che serviamo con dei bicchieri e dei biscotti che arrivano direttamente da Instabul, piacevoli per accompagnare il proprio Narghilè”
Ci raggiunge nuovamente il Dott. Gianluca Giannini, con il quale chiudiamo la nostra intervista insieme a Marco Roma.
Dott. Giannini, intanto la ringraziamo per la vostra ospitalità e per averci dedicato del tempo, sicuramente approfondiremo in un altro servizio questo magico mondo della Shisha, ma non posso fare a meno di chiederle se si tratta solo di un format estivo tutto questo oppure proseguirà anche nell’inverno? Se è si, come procederete visto che si tratta di un roof garden?
“A questo punto è inevitabile darle un anteprima. Stiamo ultimando la progettazione della versione invernale al Mecenate Palace Hotel, che vedrà come palcoscenico di una promessa vincente, il nostro Lobby Bar. Lanceremo un vero e proprio Shisha Lobby Bar, in un’ atmosfera molto irlandese, un vero e proprio salotto bistrot dove stili e culture diverse, costruiranno la personalità di un ambiente che si farà sicuramente notare…”
Marco un’ultima domanda anche a te: sei giovane ed è bello vedere quanta fiducia il Dott. Giannini e la proprietà dell’Hotel ti stanno dando in questa esperienza di successo. C’è qualcuno a cui ti sei ispirato in questo tuo percorso? Siamo curiosi…
Il mio mito è Nusret o meglio Salt Bae, il famoso ristoratore turco che ha creato la sua catena di Steak House nelle maggiori capitali del mondo. Il suo modo di buttare il sale sulla carne lo ha reso famoso nel web rendendolo un vero e proprio meme vivente. L’ho incontrato in Turchia nel suo ristorante, ci siamo guardati, ed ho scoperto che in comune abbiamo l’espressione “WOW!”
S. T.