RAPPORTO ANNUALE IREX 2016 “L’INDUSTRIA ELETTRICA ITALIANA: RINNOVABILI, MERCATO E NUOVI SCENARI”

Presentato a Roma, l’11 Aprile 2017, l’Irex Annual Report 2016 “L’industria elettrica italiana: rinnovabili, mercato e nuovi scenari” realizzato dagli analisti di Althesys, coordinati dal professor Alessandro Marangoni.

Per le rinnovabili Italiane 7, 2 miliardi di investimenti, di cui quasi tre quarti sono all’ estero. Imprese italiane tra i leader europei, dove le acquisizioni sorpassano i nuovi impianti, con un settore che si consolida e dove il peso dei primi 10 investitori finanziari cresce del 50% in quattro anni.

Nel 2016 gli investimenti italiani nelle rinnovabili sono stati 7,2 miliardi di euro per 6,8 GW (+11% sul 2015), destinati però per la maggior parte all’estero. In Italia la quota più rilevante è costituita dalle acquisizioni, che superano per la prima volta i nuovi impianti e progetti. Prosegue anche la corsa dei 10 top player italiani per potenza, che coprono il 72% della capacità e il 74% degli investimenti. Un terzo delle operazioni sono all’estero, per 4,9 GW (72% del totale) e 4,6 miliardi di Euro di investimenti.

“L’industria elettrica è in una fase di profonda trasformazione, sia nella sua struttura produttiva che nella fisionomia complessiva del sistema, nel quadro regolatorio e nel funzionamento dei mercati. Da un lato – spiega l’economista Alessandro Marangoni, capo del team di ricerca e Ceo di Althesys – il settore si sta consolidando, con la crescita delle acquisizioni e della presenza degli investitori finanziari. Nel 2016 i primi dieci operatori del fotovoltaico valgono 1,7 GW di potenza installata (era 1 GW nel 2013), con quasi 400 MW passati di mano nell’ultimo anno. Dall’altro, mutano i fuel mix e i business model delle maggiori utility europee, che investono sempre più fuori dall’Europa. Il 30% delle 20 maggiori utility europee nel 2016 hanno almeno il 50% della potenza installata di rinnovabili. Sono loro, insieme alla digitalizzazione del sistema elettrico, il motore di questo cambiamento, che toccherà sempre più il funzionamento dei mercati, le infrastrutture e i consumatori.”

Il ruolo della finanza – Il processo di consolidamento è testimoniato dalla crescita delle operazioni di M&A che, nel 2016, sono state fatte per un terzo dalle prime 10 aziende per potenza installata in Italia, che pesano per il 72% della capacità (4,9 GW) e per il 74% degli investimenti (5,3 miliardi di euro). Rispetto al 2015, la crescita è di 3,2 GW e di 2,9 miliardi di euro. Tra gli attori principali del mondo finanziario ci sono soprattutto i gruppi assicurativi, le società d’investimento internazionali, i piccoli e medi fondi di private equity nazionali focalizzati sul settore energetico. Ad attrarre gli investimenti è soprattutto il fotovoltaico, seguito dall’eolico.

Far ripartire la crescita – Il consolidamento dell’esistente non basterà però all’Italia per mantenere le posizioni acquisite e raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione dell’UE al 2030. E’ necessario ammodernare il parco impianti, che invecchia, e costruirne di nuovi.

Rinnovamento degli impianti – La sostituzione degli impianti eolici più anziani, pari a 3,5 GW, con tecnologie di ultima generazione, permetterebbe di ottenere un aumento netto di potenza di 4,5 GW, pari a 9 TWh aggiuntivi rispetto al caso no-action. Rilancio necessario anche per grande idroelettrico – che contribuisce per larga parte ai target delle rinnovabili – e per gli impianti a biomasse, in uscita dagli incentivi.

Nuove installazioni – Il rinnovamento, da solo, non è sufficiente: è necessario dare ulteriore impulso alle nuove installazioni, partendo dalle tecnologie oggi più competitive. Per l’eolico gli scenari ipotizzano di portare l’installato a 20 GW al 2030 (inclusi i rinnovamenti), ad eccezione del caso 33% di efficienza energetica, dove la potenza eolica è stimata in 18 GW al 2030. In questo modo si otterrebbero 12,8-8,8 TWh aggiuntivi a seconda degli scenari. Per il fotovoltaico, oltre alle installazioni sostenute dalle detrazioni fiscali, si ipotizzano 13,4 GW di nuova potenza e 4,2 GW nel caso di riduzione dei consumi del 33%.

L’Irex è il think tank italiano di riferimento per l’industria delle energie rinnovabili e l’efficienza energetica: dal 2008 analizza l’evoluzione dell’industria italiana delle rinnovabili

nel contesto internazionale, esaminando le strategie aziendali, individuando i trend dei mercati, valutando le strategie-Paese e formulando proposte ai policy maker. L’osservatorio monitora il settore delle rinnovabili con il proprio Annual Report e realizza l’Indice Irex, che traccia le small-mid cap pure renewable quotate in Borsa.

La creazione e diffusione di conoscenze è un fattore chiave in un’industria giovane e dinamica come quella delle rinnovabili, sia in Italia che a livello internazionale. Il rapporto annuale sulle tendenze e le strategie del comparto dà il quadro più ampio e dettagliato oggi disponibile in Italia sul settore, fornendo l’analisi degli investimenti e valutando l’apporto delle rinnovabili all’economia del Paese.

L’Irex Annual Report è il primo che ha sviluppato un articolato bilancio dei costi e dei benefici delle rinnovabili, costituendo un importante riferimento nel vivace dibattito politico e sociale sulla ricerca di un equilibrio tra convenienza aziendale e politiche di sistema.

Il rapporto, riservato esclusivamente ai Partner del think tank, fornisce un vasto patrimonio d’informazioni e di dati unico in Italia, coprendo i temi chiave e le questioni di attualità per il settore e per gli operatori nei diversi anni. Il rapporto nelle diverse edizioni si è articolato su una pluralità di temi: la mappatura degli investimenti “utility scale” italiani, sia di crescita interna che esterna; l’analisi delle strategie dei principali player e dell’evoluzione del settore; il finanziamento degli investimenti; lo stato e le prospettive delle filiere italiane: fotovoltaico, solare termodinamico, termico, eolico, biomasse, geotermia, etc.; gli economics delle rinnovabili, un confronto europeo; il bilancio costi-benefici delle rinnovabili; i nuovi focus delle politiche energetiche, l’efficienza; gli effetti delle rinnovabili sul sistema Italia.

Il rapporto fornito ai Partner è completato dal database e dalle schede delle principali operazioni di crescita interna (investimenti in nuovi impianti) e di M&A.

Althesys è una società professionale indipendente specializzata nella consulenza strategica e nello sviluppo di conoscenza. Opera con competenze di eccellenza nei settori chiave di ambiente, energia, infrastrutture e utility, nei quali assiste imprese e istituzioni. La mission é proprio quella di assistere imprese, istituzioni ed enti nella definizione delle proprie strategie in modo innovativo e concreto. Lo sviluppo di conoscenza attraverso studi, analisi e ricerche è la base per assicurare una consulenza di alta qualità con una forte focalizzazione settoriale. I professionisti di Althesys affiancano manager e imprenditori nel disegno e nella realizzazione

delle strategie, unendo le piú rigorose metodologie di analisi e pianificazione con l’esperienza operativa maturata in anni di conoscenza delle aziende.

Roma, 30 Aprile 2017

Alexia Perazzi