OMEGA: AMBIENTE E GEOPOLITICA NEL MEDITERRANEO

MAG-OMeGASi è svolto presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare di Roma il 24 Maggio il convegno organizzato dall’associazione OMeGA dal titolo “Ambiente e Geopolitica nel Mediterraneo”. Il quarto del ciclo tematico sulle “Criticità Mediterranee”, tenuto da OMeGA nel 2016, e che proseguirà a partire dal prossimo Ottobre.

Tema dell’incontro è stato l’esame delle emergenze ambientali, dei cambiamenti climatici e delle conseguenze, geopolitiche, e non solo, che hanno sul Mediterraneo e i suoi popoli. Il tema è stato esaminato in profondità dai relatori presenti, moderati dal prof. Franco Rizzi, storico, docente alla Sapienza e fondatore di Unimed, l’Unione delle Università del Mediterraneo: Foad Aodi, presidente delle Comunità del Mondo Arabo in Italia (Comai) e dell’Associazione Medici di origine straniera in Italia(Amsi) e del Movimento Uniti per Unire; Germano Dottori, Luiss, docente, ricercatore ed esperto in Politica Internazionale e Sicurezza; Elisabetta Kustermann, docente e esperta di commercio internazionale; Claudio Pacifico, ex Ambasciatore con una grande esperienza di Medio Oriente e Mediterraneo; Michele Scardi, professore associato di Ecologia, Università di Roma Tor Vergata.

Realizzato congiuntamente con l’Ordine regionale dei giornalisti del Lazio e in collaborazione con Comai, la Comunità del Mondo Arabo in Italia, l’incontro si è svolto alla presenza di un pubblico numeroso e attento, che è poi intervenuto con domande e approfondimenti, che hanno allargato e discusso, anche con passione, alcune delle tesi dei relatori.

L’Associazione culturale OMeGA, Osservatorio Mediterraneo di Geopolitica e Antropologia, ha lo scopo statutario di favorire la conoscenza dei Paesi mediterranei, sotto il profilo antropologico, geopolitico, economico, culturale, artistico, turistico e ogni altro che possa sviluppare empatia e amicizia e promuovere/concorrere all’organizzazione di attività che consentano il ritrovamento delle radici comuni dei popoli che lo abitano.

Nasce nel 2010 dal desiderio di un gruppo di studiosi ed appassionati di Mediterraneo di approfondire i numerosi temi che lo coinvolgono e di percorrere le mille rotte che l’attraversano. L’origine di tanta attrazione è la passione per discipline come la storia, la geografia e lo sviluppo umano. Lo scopo di tanto peregrinare è una scommessa, quella di scoprire negli eventi di oggi le tracce di una comune matrice antropologica e, attraverso i meccanismi della geopolitica e la metodologia sociologica, riuscire a prevedere lo sbocco futuro delle azioni di oggi. Ma, anche, di individuare il ponte culturale ideale che unisce gli sconvolgimenti del passato agli eventi del presente, onde potere tracciare l’ideale prolungamento nel futuro.

Tanta ambizione richiede molta attività di meditazione, la ricerca e l’approfondimento di fonti attendibili, l’analisi delle situazioni, il costante confronto con organismi simili e l’elaborazione di teorie e previsioni.

Ma perché tanto lavoro non rimanga uno sterile esercizio fine a se stesso, specchio della vanità dei suoi autori, i soci di OMeGA sono intenzionati a sviluppare sbocchi divulgativi della materia che contribuiranno a sviluppare. E’ per tutti questi motivi che i soci fondatori hanno deciso di denominare l’Associazione “Osservatorio Mediterraneo di Geopolitica ed Antropologia”, in sigla O.Me.G.A. E’ per studiare l’attualità geopolitica mediterranea in una cornice di tipo antropologico che l’Associazione ha pianificato di dotarsi di un “Centro Studi, Analisi e Produzione” denominato “L’Alfa e l’Omega”. Predisposto soprattutto per organizzare eventi pubblici, invitando studiosi, scienziati, ricercatori, giornalisti e chiunque sia disposto a condividere le proprie esperienze accademiche e sul campo ed e in grado di contribuire all’arricchimento conoscitivo e culturale dei presenti.

Tra i suoi obiettivi principali di OMeGA ha lo studio e l’analisi del Mediterraneo nell’ottica a un tempo geopolitica ed antropologica, l’approfondimento degli aspetti e delle realtà sociali, la condivisione delle conclusioni mediante il dialogo con specialisti del settore e con entità aventi analogo scopo e lo svolgimento di attività informativa e didattica. L’idea di geopolitica, come la vocazione dei soci esige, non può essere disgiunta da quella dello studio dell’antropologia, dall’instaurazione di un dialogo e dall’approccio di tipo sociologico nel metodo e nelle finalità. Ogni evento formativo organizzato da OMeGA è un incontro con maestri di una delle discipline citate, o di tutte contemporaneamente. Ad essi sarà richiesto di parlare di sé, di dar conto dei loro itinerari, di descrivere i passaggi, di spiegare le variazioni eventualmente intervenute. Parlando di sé, essi diventano maestri a doppio titolo. Per quello che dicono, prima di tutto, e di cui danno conto; ma anche per il fatto di mostrare, come fanno i maestri, il metodo speculativo e di ricerca non solo nei suoi risultati, ma nel suo divenire. Essi non mettono solo in scena il pensato, ma mostrano come l’attuazione del metodo abbia avuto luogo, perché sia apparsa necessaria in quel modo, perché essi abbiano dovuto ricorrere ad altri aspetti di comparazione o a proiezioni spazio-temporali. Il vero maestro non esibisce solo il risultato, ma lascia trasparire il processo.

I soci di OMeGA si confronteranno con gli esperti generosi, che non siano gelosi di ciò cui sono giunti, ma che accettino di condividerlo, lasciando persino scorgere il modo della generazione. Il dialogo presuppone esperti che si lascino mettere in discussione, anzi che da sé mettano in dubbio il proprio metodo e le conclusioni alle quali sono pervenuti.

OMeGA intende perseguire l’umanizzazione della geopolitica, l’ancoraggio degli eventi alle realtà locali, la loro relativizzazione e contestualizzazione, la loro narrazione e spiegazione come ancorati al contesto geografico nel quale si svolgono, convinti che essi dipendono principalmente dall’ambiente fisico nel quale si sono sviluppati e dal contesto umano e sociale nel quale si sono svolti; in un ciclo continuo nel quale i contesti che hanno contribuito al loro accadimento ed influito sui modi del loro sviluppo vengono continuamente modificati per effetto delle conseguenze degli eventi medesimi.

Esso intende indagare, cercare di capire, interpretare ed aiutare altri a capire. Di politica internazionale e di storia umana. Di Mediterraneo. Dell’Uomo.

Desidera raccontare anche le masse oltre che l’elite, in una visione antropologica e di metodologia sociologica, a sostegno di quella geopolitica, senza trascurare gli effetti della psicologia delle masse derivante dalle esperienze cumulate nel tempo nel particolare contesto geografico, e solo in esso, ed impresso nel DNA di ogni singola Nazione.

Le vicende del Mediterraneo, possibilmente svincolate da qualsiasi ottica ideologica, nel modo più asettico ed obiettivo possibile. Ma i Soci di OMeGA saranno consci, al pari dei loro interlocutori, che chi studia e scrive non è esente da ciò che racconta.

Roma, 31 Maggio 2016

Alexia Perazzi