Maestro Alberto Gazale, lei è stato a Belgrado ? Con quale spirito?
Con lo spirito fraterno che accomuna la grande tradizione artistica italiana e la vocazione umanitaria dell’Ordine di Malta. Ciascuno cerca di offrire ciò che possiede e che può donare agli altri col cuore aperto. Anche una singola goccia può concorrere ad accrescere un fiume di amore e solidarietà. Sono molto coinvolto dalla purezza di questa importantissima istituzione.
Questo è il secondo anno che si esibisce sul palco del Teatro dell’Opera per la Festa Nazionale dell’Ordine di Malta?
Sono tornato con immenso piacere ed onorato perché la scelta è ricaduta ancora una volta su di me. Nonostante fossi nel pieno di una grande produzione di Nabucco, sono scappato appena l’Amb. Alberto di Luca mi ha chiamato.
Quale è il suo rapporto con l’Ordine di Malta? Conosce l’Ambasciatore Alberto Di Luca?
Ci siamo conosciuti sul palcoscenico e se questo è usuale per me, forse è particolare per Alberto di Luca. Sul palco si entra subito in una conoscenza e confidenza istintiva. Mi sento molto legato a lui e credo sia una persona speciale, intelligente e generosa dalla quale si deve imparare tanto. Per il momento il mio rapporto con l’Ordine di Malta è di ammirazione profonda; ho cominciato a seguire tutte le iniziative con viva partecipazione. Sono certo che sarà un legame che crescerà nel tempo. Mi sento già un loro alleato.
Marcello Grotta