LELE MORA: ‘REGINA’ DE FILIPPI. CORONA, UNA BIRRA? MA IO TIFO MARADONA

IMG_1521Lele Mora, noto manager del mondo dello spettacolo, un personaggio che sempre suscita curiosità e interesse, lo ritroviamo nella sua adorata Milano, appena rientrato da Livigno, buen retiro estivo. Ironico come di consueto, esordisce con una battuta: “Ci andrei proprio a vivere in montagna, c’è fresco e ossigeno, anni fa mi hanno ‘messo al fresco’ ma c’era molto caldo…. Quest’anno, dopo avere terminato il mio ‘permesso vacanze’ , che mi ha concesso il Magistrato di Sorveglianza per il periodo di affidamento, ho ripreso a condurre una vita familiare, dedicata a mio figlio Mirco, che ha una sua società e a cui volentieri dò una mano. Non sa quanto mi diverte, in realtà, dedicarmi ai miei nipotini in questi ultimi anni, una enorme gioia”.

Mora, quale è il suo sogno nel cassetto?

Del lavoro non mi importa più molto. Anche perché negli ultimi cinque anni non è nato un solo artista nuovo degno di questo nome. L’unica figura che ammiro è Belen, che considero simile al mio modo di essere e di concepire tanti aspetti sia dello spettacolo sia della vita. Ha conquistato tutti con la sensualità, certo poi la bravura è un’altra cosa, prescinde dalla bellezza. Belen sa cantare, ballare e presentare ma non è una attrice. Però va detto che con poco o niente ha fatto tantissimo. Sarà che di puro gossip in Italia ce ne è poco, sarà che non esistono chirurghi che fanno miracoli, sta di fatto che il suo sorriso ha ammaliato il mondo, è una sirena dei tempi di Ulisse. La ritroviamo da dieci anni su tutte le copertine.

Lei è stato l’autore di tantissimi programmi televisivi. Le piace la nuova Rai?

Bocciata… Campo Dall’Orto è un grande direttore creativo ma è troppo ‘avanti’. La tv, questa magnifica scatola magica, non è stata superata ancora da internet e viene seguita soprattutto da anziani, malati, carcerati, e da chi non può più uscire da casa. Ma affinché la televisione, il modo di fare tv, evolvano, ci vorranno ancora una decina di anni.

E che cosa è più ‘in’ oggi?

L’unica cosa rotonda che rende non è la luna, non è il sole ma è il pallone.

Si riferisce al calcio… È diventato un appassionato?

È il più solido e grande business che è riuscito ad inventare l’uomo in tutto il mondo e per esso a volte arriva ad uccidere, si fa per dire.

La convincono i calciatori di oggi?

Non particolarmente, fanno parte del business: bellezza, muscoli, forme, cresta dei capelli e modo di apparire, non conta il gioco, come accadeva in passato. Poi, esprimo una opinione personale: non condivido la presenza quasi assoluta di giocatori stranieri.

E Ronaldo dove lo mettiamo?

Lui è un mito e come tutti i miti va apprezzato. Ma il più grande del calcio è stato, è e resterà Maradona, che è un mio fraterno amico. Quando si muove, travolge tutto e tutti e fa impazzire i tifosi. Con il piede e con la palla ha inventato l’universo.

Per Maradona che cosa sogna?

Mi auguro che possa diventare Presidente del Napoli. È stato in passato avvicinato e ‘sfruttato’ da tante persone ma oggi ne è uscito vincitore. Credo che presto tornerà a Napoli, la sua Itaca.

Torniamo alla tv. Maria De Filippi è la regina della nuova stagione Mediaset. Un successo meritato?

Maria è una grande donna, intelligente e anche furba. Ricordiamoci che ha sposato Costanzo e che oggi è lei a guidare tutte le scelte. L’allievo ha superato il maestro…La sagacia, la preparazione culturale, la bravura e il team di cui si circonda Maria, penso a Sabina Gregoretti, sua mentore, hanno contribuito a farla diventare come la ‘vergine immacolata’, anche se ‘immacolata’ non lo è… È fatta di carne anche lei.

Si riparte con Pippo Baudo in Rai a condurre ‘Domenica In’.

Un big, tre volte okay. Ha creato lui la tv. Stimo molto Raffaella Carrà, la vera star dei talk, che con i fagioli è riuscita a fare i milioni sia di ascolti sia di guadagni. Non possiamo peraltro dimenticare la vulcanica Mara Venier, l’artista della porta accanto, simpatica, vicina alle persone con quel suo modo semplice di fare e le sue ‘scivolate’ venete.

Mora per tutta questa estate ha spopolato sui social e sui media un nuovo imprenditore, Gianluca Vacchi… foto, balli…feste…le ha ricordato Flavio Briatore?

Dai salotti del jet set di una volta, frequentati da Sandra Carraro, Marina Lante Della Rovere, e dalla unica e autentica e signorile Marta Marzotto, cui mando un pensiero, un bacio e una preghiera, siamo passati ai ‘bordelli del divertimento’. In cui tutti vogliono assomigliare al Re, ma il Re è uno solo: Re Briatore. Tutti gli altri sono suoi sudditi che durano una stagione, e dopo, come nella canzone di Califano, tutto il resto è noia…

Sente ancora Fabrizio Corona?

Chi è? Una birra? Un cappello? O forse quel semplice e meraviglioso ragazzo che ho conosciuto nel 1998? A volte il successo distrugge, di questo bel bronzo di Riace oggi è rimasto solo un formato. E, per usare una battuta, forse un formato di ‘silicone e viagra’?

Parliamo dei suoi rapporti con Berlusconi. Cosa ci racconta?

Lo conosco dal 1985 e sono rimasto affascinato dalla sua personalità nel primo incontro avvenuto ad Arcore. Mi sono ‘innamorato’ del grande Silvio frequentandolo. Credo che la scomparsa della mamma Rosa e il distacco dalla seconda moglie Veronica gli abbiano annebbiato la vista, ha perso due condottiere. Ma sono sicuro che, dopo aver inciampato, saprà rialzarsi e capirà che il ‘cerchio magico’ non è mai esistito.

E il pianto della Pascale dalla finestra dell’ospedale?

Solo lacrime di coccodrillo….forse la villa di Arcore le era sembrata improvvisamente più piccola, forse le carte di credito del Cavaliere avevano un limite? Vedremo… Ricordo invece con simpatia la prima moglie, Carla Dall’Oglio, da cui Silvio ha avuto due splendidi figli. Così come sono stupendi gli altri suoi figli. Tutti i figli sono pezzi di cuore.

E del governo Renzi cosa ne pensa? Ha guardato con interesse al recente summit di Ventotene di cui si è parecchio discusso?

Dopo aver letto le notizie uscite sul vertice, ho pregato il Signore che si alzasse il vento maestrale sui tre protagonisti. Un vento forte per far tornare in Germania la ‘Hitler di oggi’, più debole per far volare Hollande in Corsica e lieve lieve per far arrivare spifferi di cultura e di armonia sul nostro Renzi e ricondurlo a Firenze per incontrare Dante…Auguro a tutti gli italiani che possa nascere un nuovo partito.

Ha già in mente il nome?

‘Liberta ed Onestà’, e a rappresentarlo il simbolo della Paloma di Picasso con un ulivo in bocca. Firmato Lele Mora. Di voti quanti ne potrei prendere secondo lei?

Agosto 2016

Sabrina Trombetti