“Nel solco della nostra storia quasi millenaria c’è una missione che è rimasta immutata durante il cammino dieci volte secolare: l’aiuto fraterno a chi più ha bisogno, ovunque nel mondo e senza osservare il colore della pelle, la religione professata, la nazionalità di appartenenza. Coerentemente con il nostro motto “Tuitio Fidei et obsequium pauperum” così ci impegniamo in Serbia e dovunque nel Mondo”. Esordisce così Alberto Di Luca, Ambasciatore del Sovrano Ordine di Malta in Serbia, quando gli chiediamo di aggiornarci sui suoi prossimi impegni.
Ci sono in previsione nuove iniziative di solidarietà da parte della sua Ambasciata dell’Ordine di Malta dopo il successo dell’evento di Montecarlo nel 2015 dedicato al “Make a wish”?
Come lei esattamente ricorda, nel giugno 2015 si tenne un importante Charity Dinner nel Principato di Monaco. Servì a sostenere il “Make a WISH to the Sovereign Order of Malta 2015”. Stiamo concludendo proprio in questi giorni, con la consegna di un Minibus all’Orfanotrofio di Sremcica, la “consegna” dei numerosi WISHES della edizione 2016.
Ora inizia la programmazione per gli eventi del 2017…
Esatto, e sarà finalizzata a rendere possibili operazioni chirurgiche difficili o particolari su bambini che, forse, non potrebbero ricevere le cure necessarie per difficoltà economiche e/o logistiche. Stiamo valutando la organizzazione, ancora in una località della Costa Azzurra, di un altro Charity Dinner per sostenere questo nuovo e impegnativo progetto.
Ambasciatore, con il supporto del Governo serbo?
Sì, proprio l’8 Dicembre scorso il Ministro della Sanità, Zlatibor Lončar, ha ricevuto in visita ufficiale il nostro Grande Ospedaliere, La Rochefoucauld-Montbel (ndr: colui che, nell’Ordine di Malta, svolge le funzioni di Ministro della Sanità e degli Affari Sociali). Nel corso dell’incontro, particolarmente cordiale e amichevole, si è anche parlato di questo progetto e il Ministro serbo si è detto molto favorevole e grato.
Quale è il suo rapporto con la Serbia?
Molto bello, intenso e per me gratificante: mi piace il Paese, la sua storia, la sua cultura e incredibilmente, da italiano, anche la sua cucina! E poi riempie di gioia poter dare una mano di aiuto concreto dove c’è bisogno; un aiuto che a volte cambia “sostanzialmente” la qualità della vita delle persone.
Che cosa la appassiona maggiormente del suo impegno nell’Ordine di Malta?
La possibilità di “regalare” dei sorrisi, di convertire dei desideri – in particolare per i bambini e per gli anziani – in realtà concrete e constatare quante persone, conoscendo l’Ordine di Malta, si uniscono a noi e si attivano personalmente per dare il loro contributo. Insomma, un “circolo virtuoso” del bene e della solidarietà.
In passato manager e politico, e anche sportivo. Pratica ancora oggi rally o motonautica? Che ricordo ha del momento in cui il Presidente Cossiga le ha conferito come prestigioso riconoscimento la Medaglia d’Oro al Valore Atletico?
Troppi capelli bianchi, e ormai radi, mi costringono ad una lontananza dai campi di gara. Al compianto Presidente Cossiga mi legano tanti ricordi. Anzitutto la consegna al Quirinale della Medaglia d’Oro al Valore Atletico per aver vinto, nel 1985, il Campionato del Mondo offshore. Fu anche un momento di simpatia e di ilarità visto che fui l’unico atleta premiato ad interloquire con lui sulla Medaglia stessa. Ma nei miei ricordi ci sono anche temi politici, è infatti un pò “colpa” sua se poi sono entrato in politica e per ben tre volte nel Parlamento italiano.
Posso chiederle cosa ha votato per il Referendum Costituzionale italiano?
No! Un diplomatico è meglio che tenga per sé le sue personali visioni politiche. Posso solo dire che non ho votato a favore o contro una persona, ma ho votato valutando il contenuto della Riforma. E aggiungo che sono un forte sostenitore del concetto che il meglio è il nemico del bene! Veda lei…
Dicembre 2016
Sabrina Trombetti