LA MACROREGIONE DEL MEZZOGIORNO SICILIA-CALABRIA – CONVEGNO I.S.A.G.

ponteSi è tenuto a Giugno presso lo Spazio Europa a Roma il Convegno sul tema “La macroregione del Mezzogiorno. Sicilia-Calabria, binomia inscindibile nel TEN-T 5 per una nuova centralità dell’Italia e dell’Europa nel Mediterraneo, organizzato dall’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG) grazie alla collaborazione di Innovatori Europei e all’ospitalità di Spazio Europa (gestito dall’Ufficio d’informazione in Italia del Parlamento europeo e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea).

L’emergere delle potenze latino-americane così come l’affermazione di alcuni mercati africani sta ricollocando l’asse geopolitico verso il sud del globo: da qui l’esigenza di ripensare al ruolo che Sicilia e Calabria hanno storicamente acquisito e alle potenzialità di un partenariato territoriale atto a riscoprire la vocazione internazionale di queste due regioni.

L’incontro ha posto l’accento sulla necessità di fare emergere, in maniera sempre più nitida, l’importanza di concentrare lo studio analitico e la ricerca operativa sul Mediterraneo e sui suoi eterogenei Paesi rivieraschi. Ciò al fine di riscoprirne le potenzialità in un’ottica di interazione, non soltanto per questioni legate alla sicurezza ma anche per le nuove opportunità di sviluppo, sfide e prospettive che potrebbero derivare dal riassetto geopolitico in corso in cui il Mediterraneo assume nuovamente un ruolo di centralità. É pacifico, infatti, che in questo nuovo contesto la formazione di nuove potenze dell’Asia e dell’America del sud e la disordinata crescita economica dei Paesi africani (considerati mercati in fase espansiva con tassi multipli rispetto a quelli europei) stanno determinando lo spostamento dell’asse geopolitico verso il sud del globo, inducendo la concentrazione di imponenti flussi dell’economia globale in questo bacino destinato a divenire uno snodo cruciale per i traffici marittimi. Tale nuovo scenario potrebbe senz’altro rappresentare un’opportunità per l’Italia che, per via della posizione geografica, si presenta come un grande molo naturale e, al contempo, un piano di scorrimento posto a tagliare in due compartimenti il Mediterraneo. Tuttavia, affinché questa opportunità sia colta e sfruttata, occorre che la parte meridionale del Paese superi il gap di “deserto vascolare” in cui si trova da decenni, fattore ostativo di crescita e sviluppo, attraverso la messa a punto di un’adeguata strategia infrastrutturale che renda il Mezzogiorno e l’intera Nazione competitivi e all’altezza delle nuove sfide e dei nuovi fenomeni che si stanno ponendo innanzi.

Al convegno hanno partecipato e sono intervenuti numerosi e a vario titolo importanti relatori, fra gli altri: Maurizio Ballistreri, Enzo Bianco, Cesare Boffa, Giacomo Borruso, Gustavo Gagliardi, Antonino Galloni, Rocco Giordano, Aurelio Misiti, Giuseppe Raffa, Filippo Romeo, Bruno Sergi, Giuseppe Zamberletti, Massimo Preziuso (Presidente Innovatori Europei), Laura Facchinelli, Cosimo Inferrera, Giorgio Diana, Michele Comparetto, Domenico Napoli, Gian Luigi Corinto, Alessandro Di Liberto, Enzo Siviero, Massimo Guarascio, Rocco Giordano, Francesco Attaguile, Giuseppe Bova, Francesca Moraci, Giovanni Saccà, Pier Paolo Maggiora, Iosè Gambino, Filippo Grasso, Bartolomeo Giachino.

Molteplici e molto ricchi i temi affrontati nelle varie sessioni e dai numerosi relatori:

innanzitutto la costruzione repentina del ponte dello Stretto di Messina, nonché l’importanza del collegamento tra questo e lo snodo mercantile del porto di Gioia Tauro da cui passa il resto del Sud; la centralità della Sicilia nella ricomposizione della frattura mediterranea; la Sicilia vista come piattaforma globale nell’era multipolare e attraverso il ponte come grande piattaforma logistica italiana nel Mediterraneo attraverso la reperibilità delle risorse di fattibilità economica e di finanziamento a condizioni di mercato, miste o con spesa pubblica aggiuntiva; e inoltre la concezione strategica per lo sviluppo dell’Area integrata dello Stretto con i suoi sistemi infrastrutturali complessi che abbiano come obiettivo lo sviluppo del Mezzogiorno ricongegnando il ruolo dei “grandi assi” e dei “nodi” ed il completamento del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo oltre all’estensione dei servizi ferroviari AV/AC alla Calabria e alla Sicilia con la conseguenza necessaria della captazione dei flussi di merci nei porti meridionali sull’economia del Nord Italia; si è discusso ancora dei profili valoriali del Progetto Arge, del ponte territorio al servizio dello sviluppo di una nuova governance per le politiche turistiche attraverso massicci investimenti sulle infrastrutture partendo appunto dal ponte sullo Stretto, il ponte più lungo del mondo, come il primo passo per il rilancio economico del Mezzogiorno e del Paese; discussa inoltre la Proposta “Exposura” – Expo Milano 2015 affinchè la Sicilia e la Calabria costituiscano un binomio inscindibile per dare centralità all’Italia e all’Europa nel Mediterraneo.

Si sono avute le conclusioni dei responsabili di governo della Repubblica di Malta e della Repubblica Italiana tra cui i responsabili dei partiti per il Mezzogiorno: On. Francesco Amoruso (Forza Italia), Francesco Attaguile (CD), On. Stefania Covello (PD), Silvestro Mezzina (PSI), On. Guido Viceconte (NCD-UDC).

Roma, 30 Luglio 2015

Marcello Grotta