Jannone: cura urto contro la crisi no misure per l’immagine

Visibilmente soddisfatto per le novità sul caso Ubi, più cauto sulle misure economiche del governo Renzi: ampia l’analisi di Giorgio Jannone, presidente dell’Associazione degli azionisti Ubi Banca, ma anche noto imprenditore, Presidente e Ad delle storiche Cartiere Paolo Pigna, ed ex parlamentare PdL. “Riscontro solo qualche segnale positivo per l’azienda-Italia ma la crisi economica resta acuta -sottolinea- e il contributo degli 80 euro, ad esempio, rientra solo tra i provvedimenti di pura ‘immagine’ per l’esecutivo, occorrono interventi più coraggiosi per sostenere le imprese e il mondo del lavoro. Serve una cura choc”.

265298_691253_img_0270_1_12380798_display La giornalista Sabrina Trombetti intervista l’imprenditore e Ad delle Cartiere Pigna

Presidente Jannone, quali novità di rilievo sono emerse nella vicenda Ubi?

È stata effettuata una seconda perquisizione della Guardia di Finanza ordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo. I vertici della banca sono indagati per diverse fattispecie di reato.

Lei ha vinto una sua battaglia storica…

Non è una battaglia personale ma è una guerra di tutti gli azionisti, i soci e i clienti di una grande banca per troppi anni vessati e sfruttati da chi aveva il compito di governare con equità e criteri più giusti.

Si occupa con successo della sua azienda. Può darci un parere sulla situazione economica italiana?

La nostra azienda come molte altre nel paese risente di un periodo di crisi che sembra non finire mai e che rischia di vedere scomparire moltissime realtà produttive, anche storiche. All’orizzonte si intravede qualche segnale di ripresa, ma senza l’intervento del sistema bancario a sostegno delle imprese non si potrà tornare in tempi ragionevoli ad una situazione meno critica.

Il governo Renzi sta, a suo parere, dando risposte per la disoccupazione?

Certamente il governo Renzi ha intrapreso, anche coraggiosamente, la strada delle riforme, ma per garantire nova occupazione le politiche adottate risultano tuttora insufficienti e necessitano di un forte sostegno a livello europeo. L’Italia deve puntare su innovazione, tagli alle spese e sviluppo.

Quali le ricette per risolvere i problemi sociali? Bastano gli 80 euro?

Gli 80 euro rientrano tra i provvedimenti di “immagine” per il governo, ma personalmente non ritengo abbiano sortito effetti concreti sulla ripresa dei consumi e sulla qualità della vita della popolazione. Sono altre le riforme e le decisioni che servirebbero e solo riforme strutturali possono risultare risolutive.

Come giudica le posizione di Forza Italia verso il governo Renzi? E quella diFitto?

La posizione di Forza Italia è ondivaga e per taluni aspetti contraddittoria. In particolare dopo l’elezione del presidente Mattarella, Forza Italia ha subito lacerazioni che non potranno non avere effetti sugli elettori. In questo momento il paese necessita di posizioni chiare, non certo di liti fratricide. Dovrà urgentemente essere delineata una linea precisa, decisa dalla maggioranza del partito a cui tutti dovranno attenersi. In caso contrario le sconfitte elettorali sono dietro l’angolo.

Presidente Jannone, come valuta la riforma delle banche Popolari? La trasformazione in Spa? Condivide alcune critiche? E cosa ne pensa?

La riforma è giudicata positivamente da tutte le autorità di vigilanza: Banca d’Italia , Consob, Autorità per la Concorrenza , B.C.E. e ricalca integralmente una mia proposta di legge presentata in diverse legislature. Anche lo strumento del decreto legge, per quanto discutibile, trova motivazione nella gravità delle inchieste in corso e nei pessimi dati di bilancio. Ora il Parlamento potrà dare ulteriori utili contributi, ma la riforma è necessaria ed urgente.

Sabrina Trombetti