International Symposium on Climate Change Rome 2015

AL VIA L’INTERNATIONAL SYMPOSIUM ON CLIMATE CHANGE
Si è tenuto a Roma nel Tempio di Adriano, dal 27 al 29 maggio 2015, l'”International Symposium on Climate Change Rome 2015″, la conferenza internazionale, che ha ospitato i più grandi esperti di clima al mondo, mira a riesaminare le interconnessioni che si verificano tra i cambiamenti climatici e lo sviluppo mondiale e proporre, alla luce delle nuove sfide poste dal XXI secolo, nuove ed efficaci linee di azione in grado di contribuire al benessere e alla sicurezza dell’umanità.
Climate-Change-concept-photoIl Premio Nobel per la Pace, Mikhail Gorbaciov, ha inaugurato mercoledì 27 il Symposium che ha visto, tra gli altri, alternarsi sul palco oltre venti personalità mondiali impegnate nelle istituzioni, università, enti di ricerca sul Climate Change, presenti circa 10 fra studiosi, operatori internazionali di alto profilo e personalità italiane esperte in questioni legate al cambiamento climatico e in vari settori ad esso collegati, come: la biodiversità, l’energia, l’acqua, gli oceani, la povertà, lo sviluppo, la sicurezza, la finanza e la crescita economica.
Gli esperti hanno dato il loro contributo di idee per offrire una visione diversa e individuare soluzioni condivise sul protocollo da adottare per ridurre le emissioni di Co2 e impegnare tutti i Paesi partecipanti all’Assemblea Onu di Parigi, COP21, a firmare un accordo che impegni concretamente tutti ad agire, il loro compito, è stato quello di delineare gli elementi chiave di una strategia mirata, efficace e supportata da un intervento urgente al fine di consentire a Parigi 2015 di stabilire un autentico punto di svolta e di riferimento per affrontare, finalmente e senza esitazioni, la realtà e i rischi del cambiamento climatico in modo da garantire tutte le prospettive per le generazioni presenti e future. Una nuova conferenza internazionale è già stata programmata, nel marzo del 2016 a Roma, per esaminare i risultati di Parigi 2015 e, di conseguenza, proporre ulteriori azioni.
Il Convegno è stato patrocinato dal New Policy Forum sotto la guida e con la partecipazione del Presidente Mikhail Gorbachev, insieme alla Fondazione Italiani e all’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e con la consulenza del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, in linea con i risultati raggiunti dal convegno “Proteggere la Terra: nobilitare l’umanità”, organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze il 28 aprile scorso e farà capo alle conclusioni della task force sui cambiamenti climatici convocata dal Presidente Gorbatchev con il supporto di Green Cross International e sulle proposte contenute nella sua relazione: “Action to Face the Urgent Realities of Climate Change”, che fu presentata nel quadro della Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile “Rio + 20” nel giugno 2012.
Gli esperti hanno esaminato i rapporti cruciali che intercorrono tra le attività umane e l’intero ecosistema naturale allo scopo di porre la questione del clima all’interno di una più ampia strategia per la promozione di uno sviluppo mondiale finalmente equo e sostenibile e in grado di rispettare i diritti umani e la pace. Per fare ciò, essi hanno definito, sulla base di prove scientifiche, dapprima le realtà, i rischi e le conseguenze del cambiamento climatico e le interconnessioni tra giustizia climatica, sviluppo equo e sostenibile e Pace. Poi hanno esaminato le grandi trasformazioni necessarie per affrontare le cause e scongiurare i rischi dei cambiamenti climatici delineando le politiche e gli strumenti per un’azione decisa ed efficace in quattro aree: sviluppo e diffusione di tecnologie e innovazione; rafforzamento delle capacità nazionali di intervento e resilienza; mobilitazione dei finanziamenti per un cambiamento programmatico e rilancio della cooperazione internazionale. La Conferenza, promuovendo l’integrazione delle politiche per l’azione sul clima nel più ampio ambito dell’agenda sociale, economica, finanziaria e per lo sviluppo e la sicurezza, intende stimolare il dibattito sulla trasformazione degli schemi consolidati di comportamento in modo da conciliare la scala crescente delle attività umane con la conservazione di un ambiente globale praticabile.
Il Symposium si prefigge l’obiettivo di ampliare il supporto ad un efficace accordo internazionale in occasione di Parigi 2015/COP21 e di evidenziare, con l’imperativo per un’azione rapida ed efficace, i rischi e i costi di ulteriori ritardi.
L’impatto dei cambiamenti climatici si sta intensificando in tutto il mondo. Un’accurata e credibile analisi scientifica supportata da una marea crescente di prove e dati paleo-climatici evidenziano che l’umanità ha intrapreso un cammino pericoloso che, in assenza di un intervento forte ed efficace, porterà inevitabilmente alla destabilizzazione del clima planetario con conseguenze devastanti per la nostra civiltà. Un’azione internazionale concertata è divenuta ormai indispensabile per scongiurare i rischi posti dai cambiamenti climatici, ma la comunità internazionale ha finora omesso di agire e il tempo effettivo sta per scadere. Il Symposium di Roma ha inoltre affrontato i fattori economici e sociali derivanti dal cambiamento climatico nel quadro più ampio dello sviluppo mondiale equo e inclusivo e si è impegnato a dare un contributo di chiarezza verso l’indirizzo strategico per le sfide future, sottolineando le opportunità ed i benefici che possono derivare da un cambiamento di direzione del progresso socioeconomico orientandolo verso un percorso segnato da una riduzione delle emissioni di Co2 e da una gestione equa ed efficiente delle risorse, dimostrando che la stabilità, lo sviluppo e la pace per tutti i Paesi, ricchi e poveri, dipendono infatti da un’azione rapida per preservare un clima stabile e un ambiente vivibile.
climate-changeRIl Symposium ha prodotto una dichiarazione finale che lancerà una sfida ai Capi di Stato, agli stakeholder dell’economia e della finanza tesa a far fronte alle realtà e alle minacce del cambiamento climatico e volta ad attuare gli impegni per un efficace e condiviso accordo sul clima a Parigi nel dicembre 2015, avviando subito azioni preventive e adottare una strategia a lungo termine per dirigere il progresso umano verso un percorso sostenibile.
Sua Santità, Papa Francesco ha preso una forte posizione morale, evidenziando gli snodi che intercorrono tra la società umana, l’ecologia naturale e il ruolo cruciale dei cambiamenti climatici in relazione alla giustizia e alla pace, alla cura per il creato, allo sviluppo dell’umanità e alla preoccupazione per i poveri.
La Conferenza delle parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, COP21, si terrà a Parigi nel dicembre 2015 con l’obiettivo di raggiungere uno stabile ed efficace accordo sulle azioni da intraprendere per scongiurare i rischi del cambiamento climatico soprattutto imponendo un taglio sostanziale delle emissioni di carbonio., il rifiuto delle motivazioni e i ritardi hanno solo incrementato i costi di tale azione, la Conferenza COP21 di Parigi sarà dunque cruciale per determinare se la comunità mondiale sia capace di trovare la volontà di agire per vincere la sfida globale dei cambiamenti climatici. Tuttavia, sulla base della valutazione degli impegni attuali e futuri, è probabile che i tagli delle emissioni presentate a Parigi non basteranno a ridurre il riscaldamento globale di 2 gradi, come da obiettivo.
La crisi climatica sta ormai generando effetti devastanti sulla salute umana, soprattutto sui soggetti socialmente meno protetti, degradando la Terra, gli ecosistemi, l’acqua e la sicurezza alimentare e, intensificando la concorrenza per le risorse, provoca l’esodo dei rifugiati e minaccia direttamente sia la pace mondiale sia le prospettive delle generazioni future, gli eventi climatici che vediamo oggi in tutto il mondo, sono la conseguenza di un aumento di 0,8 gradi dal periodo pre-industriale; si ha ragione di essere preoccupati per le conseguenze di un aumento che potrebbe diventare di 5 gradi se si continuano a proseguire le pratiche attuali; i rischi sono intensificati dal fatto che il cambiamento climatico non sarà un processo di riscaldamento graduale come ipotizzato. Il più grave è che il comportamento non lineare dei molti sistemi interconnessi che influenzano il clima porterà a shock e cambiamenti irreversibili, a prescindere dalle capacità di intervento umano.
Al Symposium hanno preso parte tra gli altri Alexander Likhotal, Presidente della Green Cross International, Giulietto Chiesa, esperto di politica internazionale, membro del direttivo del New Policy Forum, Angelo Schiano, Presidente della Fondazione Italiani, Francesco Rutelli, Presidente del Centro per un Futuro Sostenibile, Mark Doherty, Direttore del Exploitation Development Division dell’Agenzia Spaziale Europe (ESA) e Capo della Iniziativa per il Cambiamento Climatico; Bill Ritter jr, Direttore del Center for the New Energy Economy, Colorado State University; Presiede il Rapporto al Presidente sulle Azioni dell’Agenzia Presidenziale ed Esecutiva per l’Energia Pulita in America; Teresa Ribera, Direttore dell’Istituto per lo Sviluppo Sostenibile e Relazioni Internazionali a Parigi; ex Segretario di Stato per l’Ambiente a Madrid; Roberto Savio, Vicepresidente del Consiglio Scientifico del New Policy Forum; Gianni Silvestrini, già consulente della Presidenza del Consiglio sui temi della green economy, direttore della testata online Qualenergia, magazine della green economy ed energia pulita; Dominic Waughray¸ Responsabile delle Partnership Pubblico-Privato, Direttore Senior e Capo delle iniziative ambientali per il World Economic Forum; Valerio Calzolaio, quattro volte membro del Parlamento italiano ed ex vice-ministro dell’Ambiente; Dirk Messner, Vice-presidente del Comitato consultivo tedesco sul cambiamento climatico, membro del Consiglio cinese per la Cooperazione Internazionale sull’Ambiente e lo Sviluppo; Ennio Maccari, Presidente di Anta, Associazione Nazionale Tutela dell’Ambiente Professore di biologia all’Università La Sapienza; Grazia Francescato, già presidente del Wwf Italia, è stata Presidente dei Verdi e membro del Parlamento; Mauro Spagnolo, direttore della testata Rinnovabili.it, la senatrice Paola De Pin e il senatore Bartolomeo Pepe, fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle e oggi nel Gruppo Misto, e l’Alto Officiale del Pontificio Consiglio di Giustizia e Pace, Tebaldo Vinciguerra.
Direttore Scientifico dell’International Symposium on Climate Change è stato Martin Lees, Consulente delle Nazioni Unite per il COP20 di Lima, Rettore Emerito dell’Università della Pace delle Nazioni Unite, ex segretario generale del Club of Rome. Fondatore del China Council for International Cooperation on Environment and Development.
Durante il Symposium ci sono stati interventi artistici e performance, ed è stato proiettato il video dell’opera Co2, composta dal maestro Giorgio Battistelli ed eseguita dall’orchestra del Teatro alla Scala di Milano.
L’artista Michelangelo Pistoletto ha illustrato il senso delle sue ultime opere dedicate al “Terzo Paradiso”, inteso come recupero della dimensione naturale del vivere umano, lo street artist Maupal, autore del celebre Super Pope, si è esibito in una performance nel Tempio di Adriano.
Partner dell’iniziativa: Agenzia Spaziale Europea, Fondazione Roma, Camera di Commercio di Roma, Acea Spa.
Roma, 22 Giugno 2015

Marcello Grotta