GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come data della ricorrenza e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica in quel giorno.

Secondo un rapporto pubblicato dall’OMS, in collaborazione con la London School of Hygiene & Tropical Medicine e la South African Medical Research Council, l’abuso fisico e sessuale è un problema sanitario che colpisce un terzo delle donne nel mondo e quindi “un problema di salute di proporzioni globali enormi”.

Il rapporto, dal titolo “Valutazione globale e regionale della violenza contro le donne: diffusione e conseguenze sulla salute degli abusi sessuali da parte di un partner intimo o da sconosciuti”, è il primo studio che analizza sistematicamente i dati sulla diffusione della violenza femminile a livello globale, inflitta sia da parte del proprio partner, sia da sconosciuti.

Lo studio ha riscontrato che la più comune forma di abuso, viene inflitta da un partner intimo. Lo studio evidenzia, inoltre, il dovere di tutti di lavorare insieme per eliminare ogni forma di tolleranza verso la violenza femminile per favorire il sostegno offerto alle vittime di questa esperienza. Le nuove Linee guida proposte dall’OMS hanno come obiettivo principale quello di aiutare i diversi Paesi a migliorare l’approccio utilizzato dal proprio sistema sanitario nell’affrontare casi di abusi. Sulla G.U. del 25 luglio 2019 è stata pubblicata la Legge 19 luglio 2019, n. 69 denominata “Codice Rosso”, entrata in vigore il 9 agosto. Il testo ha innovato e modificato la disciplina penale, sia sostanziale che processuale, della violenza domestica e di genere, munendola di inasprimenti di sanzione.

La matrice della violenza contro le donne può essere rintracciata ancor oggi nella disuguaglianza dei rapporti tra uomini e donne. E la stessa Dichiarazione adottata dall’Assemblea Generale Onu parla di violenza contro le donne come di “uno dei meccanismi sociali cruciali per mezzo dei quali le donne sono costrette in una posizione subordinata rispetto agli uomini”.

L’Assemblea Generale dell’ONU ha ufficializzato una data che fu scelta da un gruppo di donne attiviste che si tenne a Bogotà nel 1981. Questa data fu scelta in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos per oltre 30 anni. Il 25 novembre 1960, infatti, le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono assassinate brutalmente da agenti del Servizio di informazione militare. In Italia, solo dal 2005 alcuni centri antiviolenza e Case delle donne hanno iniziato a celebrare questa giornata. Ma negli ultimi anni sono incrementate le istituzioni e vari enti che celebrano questa giornata attraverso iniziative politiche e culturali. Nel 2016, il 26 novembre, il movimento delle donne chiamato “Nonunadimeno” è sceso sulle strade di Roma in una imponente manifestazione contro la violenza alle donne con la presenza di 200.000 donne. Centinaia di iniziative in tutta Italia vengono organizzate in occasione del 25 novembre per dire no alla violenza di genere in tutte le sue forme.

Alexia Perazzi