GASTALDON: Il MIO DESIGN NEL SEGNO DI LEONARDO DA VINCI E SULLE MAGICHE NOTE DI BEETHOVEN

“Mi riconosco la capacità  di anticipare le tendenze, le colgo attraverso le letture e i numerosi seminari che frequento in diversi ambiti, dal benessere per l’ambiente, del corpo e della mente” : si dipinge così Elena Gastaldon, che ha iniziato come autodidatta per poi collaborare con diverse aziende alle quali ha proposto progetti innovativi e per le quali ha realizzato opere di design. Nello stesso tempo ha creato marchi e loghi per imprese, ha disegnato collezioni di accessori ispirati  agli studi di Leonardo Da Vinci (e prima ancora di Andrea Palladio, con il marchio Palladiobags, poi ceduto ad altri).  Ha conosciuto e affiancato in Italia Masaru Emoto, lo scienziato giapponese che ha dimostrato che l’acqua ha una sua memoria.
Design, arte, e la magica musica di Ludwig Van Beethoven come fonte d’ispirazione. Intervistiamo la designer veneta impegnata in nuovi progetti, rigorosamente, made in Italy…
Come è nata la passione per il design? Istinto o razionalità? Dove trova l’ispirazione per le sue creazioni? 
 La passione per il disegno è innata in me nel senso che mi è sempre piaciuto esprimermi con il segno, dal disegno artistico alla scultura, al disegno per architettura.
Sono una istintiva concreta. Le idee arrivano da quel mondo inconscio a cui accedo quando sono in ascolto con me stessa, poi le concretizzo spesso con l’aiuto di artigiani e collaboratori, a seconda del manufatto che voglio creare. Mi piace lavorare in sinergia con chi lavora con passione, chi mette la propria anima nel fare il lavoro, gli oggetti cosi’ creati sono vivi e hanno una vibrazione che è tangibile.
Fiore di Leonardo, il suo brand, si ispira al più grande genio italiano Leonardo Da Vinci. Attualizzare le sue creazioni è un obiettivo molto ambizioso ed entusiasmante….
Il Fiore di Leonardo è un marchio registrato, nato dalla passione per i disegni e i misteri di Leonardo da Vinci, scienziato unico nella sua ricerca, che ancora stupisce per la sua genialità. L’anno scorso ho lanciato il nuovo sito, il profilo facebook e Instagram per il 500nario della nascita del grande genio. Ho creato il marchio e l’intera collezione con l’intento di suggerire un significato poetico e meno convenzionale dei poliedrici studi leonardeschi, dall’architettura alla botanica, dalla forme geometriche alla sezione aurea, presente in ogni forma vivente.Gli oggetti sono realizzati con tessuti Jacquard in metratura limitata e pelle, confezionati da esperti artigiani italiani con attenzione alla qualità dei materiali, per un pubblico raffinato che apprezza il vero made in Italy. Si distinguono dai prodotti commerciali  standardizzati. Prediligo la qualità e il pezzo artigianale fatto a mano. Anche  il logo è disegnato ponendo attenzione alla valenza energetica dei simboli, la quadratura del cerchio nell’Uomo Vitruviano e il Fiore della Vita, espressione della creazione dell’universo e dell’embrione.
Tutte  le immagini sono nel sito www.ilfioredileonardo.com
In passato, avevo realizzato il marchio e la collezione Palladiobags e anche una collezione di accessori in tessuto e pelle per il Teatro la Fenice di Venezia, marchi che poi ho venduto e che sono attualmente in commercio.
Quali i suoi nuovi progetti ed in particolare a quale settore verranno indirizzati? 
Quest’anno per il 250esimo anniversario della nascita del grandissimo compositore tedesco, Ludwig Van Beethoven vorrei lanciare una collana, precedentemente, realizzata mediante un video, con l’aiuto di un giovane compositore, Pietro Ferreri appena laureato in conservatorio, ma che ha già vinto importanti premi.
Interpreterà “Per Elisa” in chiave moderna, forse in stile jazz.
La collana e’ stata proposta qualche anno fa in occasione dell’esposizione al Festival dei Due Mondi di Spoleto, è in oro 18kt ed è realizzata, esclusivamente, a mano da esperti artigiani, interpreta il pentagramma “Per Elisa” di Beethoven: si compone di otto moduli e sono le prime otto battute del pentagramma, le note riportano la posizione fedele come nello spartito. Ad ogni nota corrisponde  una pietra…. indossare la collana in qualche modo è come indossare la musica di “Per Elisa” attraverso le vibrazioni  dei colori delle pietre e delle note.
Sabrina Trombetti