Una lunga esperienza sugli scranni del Parlamento.
Da quasi trent’anni alla guida di Assiquattro, agenzia di assicurazioni con sede a Verona, che vanta un portafoglio clienti sempre maggiore: 10.500.000 Euro per i rami danni e oltre 90.000.000 Euro per ramo vita in gestione.
Boccia il governo definendo “il più grande abominio il reddito di cittadinanza” mentre le tasse “continuano ad aumentare”.
Incontriamo il dottor PierAlfonso Fratta Pasini, per una piacevole chiacchierata anche sull’attualità politica.
Dottor Fratta Pasini, professionalità amicizia ed un impegno lungo 27 anni. Assiquattro, di cui è amministratore, è una realtà consolidata e di riferimento. Cosa si ricorda di quel 1993? Era proprio un’altra Italia?
Nel 1993 gli imprenditori si sentivano molto più sicuri. Nonostante si uscisse dalla crisi economica e dalle conseguenze dell’inflazione, si percepiva molta più stabilità nelle scelte dei governi ed eravamo più incoraggiati ad investire. Ricordo che ero un dipendente con stipendio fisso, ma nonostante questo il desiderio di svolgere una mia attività era fortissima e sono riuscito a realizzarla riunendo alcuni soci amici. Ai miei figli oggi ho consigliato di andare all’estero, oggi in Italia c’è troppa schizofrenia degli elettori e conseguentemente dei politici: si vuole cambiare continuamente tutto buttando via anche il bambino con l’acqua sporca.
Il Veneto è da sempre considerato il motore produttivo del Paese: come si affrontano le numerose sfide quotidiane in un territorio così competitivo ed esigente?
Il popolo veneto dal dopo guerra ha avuto una grande trasformazione, diventando virtuoso e con tanta voglia di lavorare e generare benessere, e nel tempo si sta affinando anche culturalmente, quindi chi fa il nostro lavoro deve essere sempre più preparato e corretto verso i propri clienti. Mi lasci anche dire che siamo agevolati nell’avere da sempre ottimi governi locali, basti vedere come funziona la nostra sanità, cartina al tornasole per stimare l’efficienza delle Regioni. Naturalmente il merito va al nostro corpo elettorale, probabilmente più attento e meno clientelare di altri.
Rivoluzione 2.0., Digital marketing, innovazione tecnologica: sono queste le parole d’ordine per poter competere sul mercato anche nel settore finanziario?
Assolutamente si, da questo punto di vista aziende come la nostra hanno fatto passi da gigante. Oggi sarebbe impossibile non lavorare quasi al 90% in digital. In tempo reale possiamo soddisfare esigenze, documentare i nostri clienti, senza parlare delle applicazione attraverso le quali dagli smartphone è come essere presenti nelle nostre agenzie.
Ha alle spalle una lunga esperienza in Parlamento. Come giudica la manovra economica del governo rosso giallo?
Non mi convince per niente. Guardi, il giochino delle tre carte è sempre stato fatto, ma adesso esageriamo. Alle tasse vengono cambiati i nomi o vengono spostate da una parte all’altra, ma di fatto continuano ad aumentare, è talmente evidente che una coperta stretta non può essere allargata. Se poi parliamo della sugar tax, le faccio un esempio: nel veronese esiste uno degli stabilimenti più grandi della Coca Cola, secondo lei cosa fanno? Ovviamente hanno sospeso ogni investimento e se ne andranno via, con ovvie drammatiche conseguenze per l’Italia.
Mi lasci anche dire l’ultima cosa. Il reddito di cittadinanza è l’abominio peggiore che si poteva inventare, stiamo educando il nostro popolo ad essere mantenuto, ma peggio ancora, nonostante l’evidente fallimento, i nostri insipienti governanti, obbligano i cittadini virtuosi che hanno voglia di lavorare a pagare più tasse per mantenere in piedi questa stupidità.
Sabrina Trombetti