Venerdì 1° Maggio Expo Milano 2015 ha alzato il sipario e per sei mesi si è aperta la più grande vetrina mondiale dedicata all’ alimentazione e alla nutrizione.
Dal primo Maggio al 31 Ottobre 2015, per sei mesi Milano si trasforma in una vetrina mondiale in cui i Paesi mostrano il meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri.
Un’area espositiva di 1,1 milioni di metri quadri, più di 140 Paesi e Organizzazioni internazionali coinvolti, oltre 20 milioni di visitatori attesi. Sono questi i numeri dell’evento internazionale più importante che si terrà nel nostro Paese.
Per sei mesi, 24 h su 24, il capoluogo lombardo e il Sito Espositivo saranno animati da eventi artistici e musicali, convegni, spettacoli, laboratori creativi e mostre. L’Italia, candidando Milano per ospitare l’Esposizione Universale, ha scelto il Tema: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, confrontandosi con il problema del nutrimento dell’uomo e della Terra e si pone come momento di dialogo tra i protagonisti della comunità internazionale sulle principali sfide dell’umanità.
E’ stata l’incantevole voce di Andrea Bocelli Giovedì sera 30 Aprile in piazza Duomo ad aprire l’evento in mondovisione. Sul palco anche il pianista 2015 Lang Lang, il soprano Diana Damrau, il tenore Francesco Meli, il baritono Simone Piazzola, il soprano Maria Borsi con coro e orchestra del Teatro alla Scala e dell’Accademia Teatro alla Scala diretti da Bruno Casoni e Marco Armiliato.
Sempre Venerdì mattina primo Maggio il premier Matteo Renzi e il video intervento di Papa Francesco all’Open Theatre hanno inaugurato ufficialmente l’ evento accompagnando l’illuminazione dell’Albero della Vita. Le Frecce tricolori hanno dipinto nel cielo di Milano un lunghissimo Tricolore sotto le campane del duomo e di tutte le chiese.
Expo Milano 2015 coglie l’urgenza di descrivere e confrontarsi sulla storia dell’Uomo e sulla produzione di cibo, nella sua doppia accezione di valorizzazione delle tradizioni culturali e di ricerca di nuove applicazioni tecnologiche. E lo fa attraverso una forma aperta e collaborativa perfettamente in linea con il nuovo significato che l’Esposizione Universale ha assunto nel corso del tempo: non più solo una vetrina industriale ma soprattutto una tappa del percorso culturale, di crescita e di cambiamento che valorizza l’interazione tra i popoli nel rispetto del Pianeta. Concentrandosi sull’individuo, che con la sua vita e il suo lavoro contribuisce alla trasformazione dell’ambiente naturale in cui vive, Expo Milano 2015 rappresenta l’energia vitale che il cibo, simbolo di ospitalità, di comunità e di celebrazione della vita, porta con sé. Nel tempo questa storia ha reso sempre più centrale e protagonista la persona fino ad arrivare alla realizzazione di un’Esposizione completamente concepita intorno alla figura umana: lo scopo, in questa edizione più che in ogni altra prima, sarà quello di rendere il visitatore attivo, di trasformare la sua esperienza in interesse, approfondimento, conoscenza e consapevolezza.
L’evento milanese è l’apice di questo processo di trasformazione del senso profondo e degli obiettivi finali delle Esposizioni, processo che affonda le sue radici fin nelle prime edizioni. Organizzata dalla nazione che ha vinto la gara di candidatura, l’Esposizione viene realizzata all’interno di un Sito Espositivo appositamente attrezzato e offre un’occasione di incontro e condivisione tra i Paesi che vi partecipano, invitati tramite canali diplomatici. Il Paese ospitante ha l’opportunità di mostrare al mondo il meglio dell’innovazione tecnologica, produzione nazionale e tradizione culturale, ma anche di rafforzare le relazioni internazionali in numerosi ambiti.
Fin dalla sua prima edizione, tenutasi a Londra nel 1851, l’Esposizione Universale è stata il palcoscenico ideale dei traguardi più ambiziosi raggiunti dall’Uomo e dai popoli nel corso del tempo, l’occasione per condividere innovazione, avanzamenti tecnologici e scoperte di grande ispirazione, progetti architettonici o movimenti artistici e per creare luoghi e spazi che si sono trasformati in veri e propri simboli della cultura e della storia dell’epoca. La Torre Eiffel, eretta a Parigi per l’Esposizione nel 1889, ne è lo splendido esempio.
In tema di eredità materiale, ogni Expo lascia alla città che la ospita dei monumenti e dei palazzi che possono diventare un vero biglietto da visita della metropoli, come la Torre Eiffel di Parigi, l’Atomium di Bruxelles o lo Space Needle di Seattle. Le Esposizioni di Shanghai, Lisbona, Brisbane, Spokane e di tante altre città hanno lasciato in eredità quartieri moderni, nuove infrastrutture, parchi e musei.
In tema di eredità immateriale rispetto alle prime edizioni, forme e modalità di Esposizione, che i Paesi ospitanti e quelli partecipanti adottano, sono cambiate. L’Expo rimane certamente una vetrina delle novità più importanti ma nel tempo ha focalizzato la sua attenzione verso lo studio e la comprensione dei grandi temi dell’umanità. Basti pensare alle Esposizioni di Saragozza, Yeosu e Shanghai in cui i temi trattati erano rispettivamente legati all’acqua, agli oceani e alla qualità della vita nelle metropoli, per arrivare a Expo Milano 2015 dove il Tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita affronta il problema della nutrizione per l’uomo nel rispetto della Terra sulla quale vive.
Le dimensioni fisiche e spaziali del Sito Espositivo e dei manufatti, quelle che normalmente sono l’eredità “materiale” di un’Esposizione Mondiale, ora devono essere modellate sul Tema dell’evento. La monumentalità di questa nuova generazione di esposizioni non è più quella delle architetture ma quella del paesaggio. Dunque la loro eredità sarà “immateriale”.
Diversi sono i lasciti immateriali di Expo Milano 2015 ai quali contribuiscono in egual misura tutti i partecipanti: il know-how derivato dal semestre di lavori, incontri, seminari volti a proporre nuove prospettive e a ridurre gli sprechi, la presenza di elementi educativi in ogni mostra, evento, performance organizzata allo scopo di indirizzare la collettività verso scelte responsabili da adottare nella produzione e nel consumo di cibo, l’insieme delle ricerche mirate a interrogare la comunità sulla sostenibilità dei modelli economici, sociali e produttivi adottati, la diffusione delle conoscenze e della formazione sui temi della sostenibilità ambientale.
Questo lascito immateriale è una delle sfide più importanti che Expo Milano 2015 si pone. Le Esposizioni Universali sono grandiosi eventi internazionali che in sei mesi riescono a regalare un’esperienza culturale, educativa e commerciale internazionale ai visitatori e a tutti i Partecipanti, permettendo il dialogo tra i diversi cittadini del Pianeta e contribuendo a rafforzare la cooperazione tra i popoli. Le Esposizioni sono gestite dal Bureau International des Expositions (BIE), un’organizzazione internazionale intergovernativa fondata nel 1928 tramite la Convenzione di Parigi.
Roma, 30 Maggio 2015
Alexia Perazzi