Il 12 giugno si è spento A Milano uno degli uomini più famosi dell’ultimo ventennio italiano, Silvio Berlusconi, nato sempre a Milano nel settembre del 1926, politico e imprenditore quattro volte Presidente del Consiglio.
Da tutti soprannominato il Cavaliere, avendo ricevuto nel 1977 l’ordine al merito del lavoro, al quale ha rinunciato a seguito di una condanna penale nel 2014. Dopo aver iniziato la sua attività imprenditoriale nel campo dell’edilizia, nel 1975 ha costituito la società finanziaria Fininveste nel 1993 la società di produzione multimediale con Mediaset, nelle quali convergono altre società come la Mondadori e Silvio Berlusconi Communications, rimanendo figura simbolo della sua famiglia.
Nell’ottobre 1993 entra in politica e nel gennaio 1994 ha fondato Forza Italia, partito politico di centrodestra di ispirazione popolare e liberale nel 2008 confluito nella neoformazione del Popolo della Libertà. Le sue strategie politiche hanno segnato la vita pubblica italiana dalla metà degli anni novanta in poi con un atteggiamento tipico che è stato definito berlusconismo, ampiamente sostenuto da una larga porzione della popolazione, entrando fortemente anche nell’immaginario collettivo italiano ed estero, ma suscitando anche un duro antiberlusconismo da parte degli oppositori, che ne hanno più volte mosso varie accuse.
Eletto alla Camera dei Deputati nel 1994, è stato confermato nelle successive quattro legislature, mentre nel 2013 è stato eletto per la prima volta Senatore. Ha ottenuto quattro incarichi da Presidente del Consiglio: il primo nella XII Legislatura (1994-1995), due consecutivi nella XIV (2001-2005 e 2005-2006) e, infine, nella XVI (2008-2011). Con 3339 giorni complessivi, è il politico che è rimasto in carica più a lungo nel ruolo di presidente del Consiglio della Repubblica Italiana, superato solo da Benito Mussolini e Giovanni Giolitti nel periododel Regno d’Italia; inoltre, ha presieduto i due governi più duraturi dalla proclamazione della Repubblica.
Secondo la rivista americana Forbe, con un patrimonio personale stimato a 7,3 miliardi di dollari (circa 6 miliardi di euro), Berlusconi è stato, nel 2021, il sesto uomo più ricco d’Italia e il 318º più ricco del mondo.
È stato imputato in oltre trenta procedimenti giudiziari. Nel 2013 è stato condannato in via definitiva a quattro anni di reclusione e all’interdizione ai pubblici uffici per due anni per frode fiscale decadendo quindi da senatore e cessando di essere un parlamentare dopo quasi vent’anni di presenza ininterrotta nelle due camere, dall’aprile 1994 al novembre 2013. Tornato candidabile nel 2018, è stato eletto parlamentare europeo alle elezioni europee del 2019.
Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022 ha vinto nel collegio uninominale di Monza, tornando al Senato dopo nove anni di assenza
Tornato candidabile nel 2018, è stato eletto parlamentare europeo alle elezioni europee del 2019 Alle elezioni politiche del settembre 2022 ha vinto nel collegio uninominale di Monza, tornando al Senato dopo nove anni di assenza. Alle elezioni europee del 2019 FI ha registrato un’ulteriore perdita di consensi, attestandosi intorno all’8,8%, e B., ricandidabile dal 2018, è stato eletto al Parlamento europeo. La sua ultima vittoria è stata vista alle politiche del 2022, nonostante una Forza Italia in fortissimo declino nei consensi con uno risicato 8% dei voti, è entrato nel governo di coalizione di centrodestra con Lega, Fratelli d’Italia e Noi moderati, che ha raggiunto complessivamente circa il 44% dei voti, cioè la maggioranza assoluta in Parlamento, mentre Berlusconi, per suo riscatto morale personale è stato eletto al Senato.
Silvio Berlusconi è stato un uomo dalle tante forme imprenditore di successo e politico per sfida, qualunque giudizio rimarrà nella storia in merito alle sue vicende imprenditoriali, politiche, giudiziarie e private, Berlusconi sarà ricordato come una delle icone italiane più simboliche e rappresentative di quella parte d’Italia in perenne ricerca di un riscatto sociale da quella cultura italiana dell’invidia sociale e dell’inedia parassitaria. Oggi rimangono molte perplessità sulla sua eredità politica oltre che imprenditoriale, chi nelle file del partito riuscirà a sostituirlo e le imprese di famiglia? Forse qualcuno dei figli o forse qualcuno che deve ancora essere selezionato dalla storia.
Marcello Grotta