Roma trascurata e con numerosi problemi in più rispetto agli anni passati, con la Giunta Raggi il quadro è peggiorato. È sotto gli occhi di tutti ormai. Davide Bordoni, Coordinatore romano di Forza Italia, e uomo su cui punta da diversi anni Silvio Berlusconi, in questa intervista affronta con estrema precisione la situazione in cui si trova la Capitale, evidenziando lacune, ritardi e inadempienze.
Bordoni, quali sono le emergenze da risolvere tempestivamente a Roma?
Nell’immediato senza dubbio i principali problemi sono quello della mobilità e quello dell’igiene pubblica. Due macrosettori che figurano tra gli indici principali della ‘salute’ di una città. Purtroppo Roma in questo momento è febbricitante. L’Atac è in una situazione critica e di conseguenza il trasporto pubblico funziona a singhiozzo. Tra la crisi aziendale e un parco mezzi decisamente deficitario si formano enormi squilibri nell’erogazione dei servizi. Per quanto riguarda il decoro, l’igiene e la pulizia, basta girare per le strade della Capitale. La raccolta dei rifiuti è rallentata, gli impianti di Rocca Cencia e Salario sono al collasso. Dobbiamo ringraziare Abruzzo e Toscana che si faranno carico di una parte dei nostri rifiuti. Nonostante che venga sostenuto il contrario dalla maggioranza dei 5 Stelle, la città non è competitiva, tantomeno vivibile né per i romani e figuriamoci per i turisti. E’ evidente che non possiamo sempre aspettare aiuti da ‘altri’ e pretendere che lo Stato elargisca denaro a Roma senza avere di fronte progetti di investimento ben precisi e mirati. Il mal funzionamento dei principali servizi sta portando le aziende a scappare. I segnali di allarme sono stati dati da tutti, dagli stessi politici di opposizione, dai rappresentanti delle associazioni di categoria, dai sindacati, ma nulla viene ascoltato.
La Giunta Raggi, tra polemiche e critiche accese: non si è dimostrata all’altezza?
Nessuno ha mai pensato che in due anni questa Giunta potesse risolvere, come per magia, tutti i problemi. Bisogna partire da un altro punto. La più grande carenza di questa Amministrazione è l’assenza di organizzazione, comunicazione e di competenze. Innanzitutto c’è bisogno di una costanza nell’azione politica della maggioranza, con il continuo cambio di assessori, a cui abbiamo assistito, si ottiene uno stato precario e manovre, come quella del bilancio, approvate sempre con riserva ed enormi dubbi. Per governare una città come Roma non ci si può improvvisare sul momento. Prendiamo l’esempio di come è stata gestita la situazione della Multiservizi. La gara a doppio oggetto, tanto caldeggiata dai 5 Stelle, è stata annullata, creando l’ennesimo ritardo. Bastava ascoltare sia i lavoratori ma anche l’opposizione. Avevamo chiesto di rivederla e soprattutto di mantenere inalterate le garanzie dei lavoratori. Adesso si deve ricominciare daccapo. Possiamo parlare dei centri di formazione professionale e del fatto che a dicembre non ci sia un organico di docenti e che siano stati utilizzati i lavoratori dei COL. E così via. La carenza è strutturale.
Politica nazionale ed elezioni a marzo…. Quale prospettiva si intravvede?
Forza Italia sta crescendo, lo dicono i sondaggi, ma lo dimostrano anche le recenti tornate elettorali. Il Presidente Berlusconi è ritornato a pieno sulla scena politica e ne è indiscusso protagonista. Sicuramente questo elemento ha dato una enorme ‘scarica’ al panorama politico e ha invertito degli equilibri che si davano per certi. All’interno della coalizione di centrodestra Forza Italia si attesta al 15%. Vi è una palese ascesa, come confermano i numeri e le persone, ma nonostante la ritrovata forza e compattezza, ci aspetta un lavoro molto intenso per le prossime elezioni, sia regionali che nazionali.
Secondo lei i 5 Stelle riscuoteranno un consenso minore?
L’esperienza della Raggi, e del Movimento 5 Stelle, a Roma si commenta da sola. Le amministrative del 2016 sono state particolari. Arrivavamo dopo un anno di commissariamento Tronca, la Raggi, e la maggioranza capitolina, sono stati votati come segno di protesta nei confronti della politica. Situazione comprensibile ma adesso anche i romani si sono accorti, sulla loro pelle, che non sono in grado di governare Roma. In soli due anni c’è stato un vero tracollo di immagine della Capitale: sporca, abbandonata, dove i servizi principali funzionano a stento. Nonostante non si vogliano vedere le situazioni emergenziali, a Roma esistono, e ‘chiudere gli occhi’ e dire che va tutto bene è da irresponsabili.
Da quanto tempo conosce Berlusconi?
Dal 1994, da quando ha iniziato la sua attività politica e ha fondato Forza Italia.
Quali le tematiche che lei affronta quotidianamente ?
Da sempre mi impegno nell’organizzazione di tavoli di dialogo e di discussione con tutti i rappresentanti, partendo dalle Istituzioni politiche e coinvolgendo le associazioni di categoria e i cittadini. Sono convinto che il dialogo sia l’elemento fondamentale per arrivare ad un’azione politica mirata. Senza conoscere le opinioni e le esigenze e le difficoltà di coloro che sono nel settore, qualunque esso sia, non si riesce ad avere un buon risultato. E’ uno dei tanti errori che sta commettendo la maggioranza dei 5 Stelle in Campidoglio. Prendiamo per esempio la delibera sul commercio su area pubblica, la cosiddetta ‘delibera Coia’. Mi sono battuto perché prima dell’approvazione ci fosse un dialogo con le associazioni e i rappresentanti di categoria. L’azione politica non può essere scollata dal dialogo né tantomeno calata dall’alto. Prima di riformare un settore bisogna conoscerlo bene, sapere dove andare e cosa fare e da lì come agire politicamente.
Come commenta l’esito delle elezioni di Ostia?
E’ stata una campagna difficile. Innanzitutto si tornava alle urne dopo due anni di commissariamento e due anni in cui tutto il litorale romano non ha avuto nessuna rappresentanza politica. Ci sono stati episodi di cronaca e accuse che hanno reso i toni della dialettica politica estremamente tesi. Nonostante tutto Forza Italia ha raddoppiato i propri consensi sul territorio arrivando all’8,5%. La nostra lista di candidati, con capolista Mariacristina Masi, attualmente all’interno del consiglio del X Municipio, è stato il frutto di un lavoro di riorganizzazione interna, di volti nuovi ma professionisti nei settori di appartenenza. Un candidato moderato avrebbe ottenuto più consensi nell’elettorato di centro ma sapevamo ed eravamo coscienti che era una battaglia difficile. Lo stesso Movimento 5 Stelle ha perso un enorme percentuale di consensi rispetto all’anno prima. Il dato più preoccupante è stato, e rimane, l’astensionismo, decisamente alto al primo turno e al ballottaggio. Adesso però esiste, di nuovo, un consiglio che lavorerà gli interessi dei cittadini. Noi porteremo avanti un’opposizione forte e costruttiva.
Le sue prossime iniziative in cantiere quali saranno?
Farò quello che mi chiede il mio partito, Forza Italia.
Ha recentemente visitato il nuovo stadio di Frosinone, il ‘Benito Stirpe’. Una struttura rinnovata e moderna…
Si, ci sono stato personalmente. E’ stato inaugurato lo scorso settembre. E’ il quarto impianto di proprietà in Italia dopo quelli di Reggio Emilia, Torino e Udine, e devo dire che è un vero e proprio gioiello. Può ospitare fino a 16mila tifosi. E’ un esempio da seguire, un modello di imprenditoria sportiva che punta al futuro.
Sabrina Trombetti