“DAL SILE AL TEVERE”, LA VOGA ALLA VENETA ARRIVA A ROMA AL CIRCOLO CANOTTIERI ROMA

MAG-VOGAVENETA-CCROMASabato 30 Aprile e domenica Primo Maggio a Roma si è svolta “Dal Sile al Tevere”, manifestazione organizzata dal sodalizio giallorosso in collaborazione con la Società Canottieri Sile di Treviso, grande esempio di unione sportiva tra originali e così diverse esperienze sportive locali e non solo, sperimentato e vissuto sul Tevere con la voga alla veneta, ossia la tecnica di remata in piedi, dal fascino immutato nei secoli, che veniva utilizzata nella Laguna di Venezia per interpretare al meglio l’irregolare fondale, sul fiume dei romani a gareggiare con le tradizionali mascarete, imbarcazioni che sono state condotte dai veneti ma anche dai romani, questi ultimi soci e atleti del Circolo Canottieri Roma istruiti sul complesso ma assai interessante metodo di voga; Treviso-Roma: 550 km che si annullano schioccando le dita, meglio, si cancellano salendo sulle mascarete.

Tutto ciò grazie a un’iniziativa ludico sportiva pensata dall’incontro con gli amici della Società Canottieri Sile di Treviso, anzi amici e avversari sportivi, visto che romani e trevigiani hanno dato poi vita a una sfida sia sulle mascarete che sulle consuete barche del canottaggio, in un doppio misto. La regata si è svolta sul tratto di fiume antistante la sede del Circolo del Lungotevere Flaminio.

Le prime mascarete hanno fatto la loro comparsa a fine Aprile per cominciare con una “full immersion” nella voga alla veneta con un corso di sei ore, mattina e pomeriggio per poi arrivare, allievi e insegnanti, a ritrovarsi a riva con un’amichevole grigliata.

Dopo un iniziale apprendistato per imparare la non facile tecnica della voga alla veneta il primo Maggio, si è dato invece il via alla “Sile-Tevere Challenge”, la mattina, sulle barche del doppio misto di canottaggio, regata sulle barche tradizionali e dopo con la gara di canottaggio. Il Circolo Canottieri Roma è stato rappresentato dalla socia Iris de Sanctis e dal Direttore Tecnico Bruno Mascarenhas (medaglia di bronzo nel quattro “senza” Pesi Leggeri ad Atene 2004); la Società Canottieri Sile di Treviso da Sara Baran (già campionessa italiana nel singolo Pesi Leggeri) e da Francesco Rigon (tre volte oro iridato tra le categorie Under 23 e Assoluti).

Aspetto esilarante ed originale dell’iniziativa non sono state quindi solo le lezioni di voga alla veneta per i soci giallorossi che si sono impegnati ad imitare quella particolare tecnica di remata che ancora oggi viene celebrata in Laguna, ma anche poi, la regata sulle mascarete, fatta in questa speciale domenica sul Tevere, il fiume dei romani, che è passata all’insegna dello scambio non solo sportivo ma di due culture e tradizioni locali, tanto diverse ma vicine tra di loro, simbolo di uno sport che unisce sempre e felicemente i popoli e le genti.

Ma il tutto è stato possibile, infatti, grazie alle preziose indicazioni di Carlo Campeol, Stefano Mattiuzzo e del responsabile della voga veneta del Canottieri Sile Giannantonio Cedolin, assieme al Presidente del sodalizio Massimo Donadon.

Vincitore della gara sulle inconsuete imbarcazioni, il Direttore Tecnico del Circolo Canottieri Roma, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene 2004 nel quattro senza Pesi Leggeri, Bruno Mascarenhas, che ha battuto in finale il Commissario per il canottaggio giallorosso Lorenzo Guido. In acqua anche Iris de Sanctis, Guido Camillozzi, Roberto Vianello e Gualtiero Salvatori.

“Da moviola” la sfida di canottaggio vinta dal doppio misto del Canottieri Roma, composto da Mascarenhas e de Sanctis, contro quello dei trevigiani, con Francesco Rigon, tre volte campione mondiale tra le categorie Under 23 e Assoluti, e Sara Baran, già campionessa italiana nel singolo Pesi Leggeri. Strana partenza del frettoloso Mascarenhas, non a caso “premiato” con una medaglia d’argento all’arrivo…

Per finire con premiazioni e saluti.

“Arrivederci a Treviso”, il saluto del Canottieri Sile agli amici giallorossi. Tutti davanti a uno spritz, “aperitivo ufficiale” della manifestazione. Premi e regali per tutti, scambio di maglie e gagliardetti. E un “segreto” da svelare: vogare alla veneta non è esattamente un gioco da ragazzi. Anzi.

Roma 31 Maggio 2016

Marcello Grotta