Si era appena conclusa la prima edizione del Corteo Storico Rievocativo “CARLO ARAGONA TAGLIAVIA MAGNUS SICULUS”, voluta da padre Agostino, appartenente ai Frati Cappuccini, che la rete di Associazioni che fanno capo alla Casa del Terzo Settore si è messa all’opera per la realizzazione di un progetto pilota che unendo sociale, cultura e territorio fosse i grado di trasformare un evento culturale in un volano per l’economia circolare di un territorio ricco di storia.
Il progetto partendo dall’assioma che “la Sicilia ha dato vita ad un’identità culturale diversa da qualsiasi altra…”, come ha scritto il British Museum nel presentare una mostra sull’isola, utilizzando i sistemi di ricerca e di applicazione dell’Archeologia sperimentale, dell’Ecologia umana, dell’Etnoantropologia, delle tecniche di Entertainment e di Intelligenza Artificiale, corroborati dall’attività di un Comitato Scientifico, costituito in seno alla stessa rete di Associazioni, volendo superare le forme della classica animazione culturale, senza scadere in derive folkloriche, ha scelto la strada della rievocazione e della ricostruzione storica per rappresentare un territorio ed i suoi monumenti con una narrazione attuale e fuori dall’iconografia, mettendo in luce un’“identità siciliana” fuori dagli stereotipi.
Le rievocazioni storiche sono pratiche che fanno parte del processo di patrimonializzazione culturale, sia materiale che immateriale, creando il sentimento di appartenenza e di unione tra i cittadini e i luoghi, svolgendo la funzione di volano per la cultura locale al fine di attirare turisti e incentivare l’economia, ricreando il passato di appartenenza.
Si è scelto di mettere a fuoco il ruolo della Sicilia nel periodo rinascimentale, identificato nell’immaginario collettivo come il periodo dei Medici e del papato romano, al contrario svelando il ruolo determinante avuto dall’isola nel difendere l’identità dell’Europa moderna così come oggi la conosciamo contrastando le spinte egemoniche dell’Impero Ottomano, allora antagonista mediterraneo, e consentendo all’Occidente la possibilità, per i secoli a seguire di sviluppare arti, conoscenze e civiltà, prendendo a campione Carlo Aragona Tagliavia figura eclettica e poliedrica che attraversa tutto il 1500 europeo.
L’iconico Carlo Aragona Tagliavia, innovatore del tessuto urbano di Palermo e difensore della cristianità nel Mediterraneo e nel Mondo, ben si presta per un intervento sociale più ampio che abbia come focus le periferie protagoniste della rigenerazione urbana attraverso la cultura e l’inclusione sociale quale volano di sviluppo circolare del territorio.
In particolare, proprio in una delle tante periferie degradate della città, ha visto la luce, all’interno di un bene confiscato alla criminalità organizzata, dato in concessione dal Comune di Palermo a Unione Sociale – Social Union E.T.S. per la realizzazione della “Casa del Terzo Settore”, struttura unica nel suo genera per ospitare le attività di una poliedrica rete di organismi, una sartoria sociale, forse come tante, in grado però, sotto la guida di Francesca Alessi, di avere la forza di registrare un marchio, “Sartorine”, e di dedicarsi, oltre alla produzione di una infinità di prodotti che spaziano dall’arredo di interno alla realizzazione di collezioni di vestiti, di dedicarsi alle ricostruzioni storiche fatte da abili mani di donne, che fino a qualche minuto prima erano solo soggetti emarginati e che, sotto l’abile guida di un costumista esperto come Giovanni Vangelo, si trasformano in artigiane esperte, da fare invidia anche agli atelier più blasonati, in grado di creare un unicum all’interno del mondo dei cortei storici dell’Italia dei mille campanili, coniugando legalità, sociale e cultura.
Quest’anno, approfittando del programma di animazione territoriale del Centro Servizi per il Volontariato di Palermo, la rete ha deciso di portare la cultura in quelle periferie dove tale tipo di attività è completamente avulso dalla quotidianità fatto di emarginazione ed esclusione scegliendo il palcoscenico della Terza Circoscrizione per fare sfilare il corteo al completo, mentre la quinta del salotto buono di Palermo, l’isola pedonale di via Ruggero Settimo, è stata scelta per celebrare l’impegno profuso da tutti, staff, “sartorine” e figuranti, affidando, ancora una volta, la direzione artistica a Francesca Alessi. Ma, per raggiungere tali risultati occorre dare merito anche a chi si incarica del lavoro più gravoso, cioè la logistica e la sicurezza, e per questo va un sentito ringraziamento a Stefano Drago, presidente dell’Associazione “Il Genio di Palermo” per gli sforzi profusi nella logistica e a Nunzia Di Stefano, presidente dell’Associazione Pubblica Assistenza Tutela Ambiente Palermo 4, che veste i panni dell’angelo custode degli eventi, con i suoi volontari di protezione civile, assicurando la sicurezza dei partecipanti e del pubblico.
Trattandosi di un progetto di rigenerazione urbana, la rete di associazioni facenti capo alla “Casa del Terzo Settore” non poteva lasciare da parte anche il tema dei cambiamenti climatici, così I.S.E.U.M. E.T.S. si è incaricata di calcolare la quantità di CO2 prodotta durante la fase di lavorazione e di esecuzione degli eventi per mettere in atto un’azione di compensazione, applicando nuove tecnologie, consistente nella realizzazione di un sink bioclimatico urbano, utilizzando una parte del parco ricadente all’interno della “Casa del Terzo Settore” ed affidando l’incarico di realizzarlo a una giovane start up, Polyanthus s.r.l., che in questo campo sta sviluppando tecniche e strumenti all’avanguardia.
A cura della Redazione di The Envoy