ROMA OFFICINE FARNETO 22-24 OTTOBRE
Con l’arrivo dell’autunno come ogni anno il premio miglior chef e pizza chef emergente d’Italia Cooking For Art, ha raggiunto la sua tappa finale dal 22 al 24 Ottobre alle Officine Farneto a Roma. L’evento, per tre giorni ha coniugato la vera e propria gara con intrattenimenti legati al mondo del cibo e del gusto, quest’anno è tornato alle origini del suo nome, riallacciando il suo legame con l’arte, con cui ha mosso i primi passi nel 2011 quando la prima edizione si svolse all’Open Colonna, all’interno del Palazzo delle Esposizioni di Roma, ospitando una mostra personale dell’artista Giampaolo Atzeni dal titolo “Alchimie Evocative”.
Tra i protagonisti di questa X edizione del Cooking for Art 2016 grandi e piccoli espositori provenienti da tutta Italia. Le aziende che hanno accompagnato lo svolgimento della manifestazione hanno avuto a disposizione un spazio espositivo dove poter fare conoscere ai numerosi visitatori i loro prodotti e le loro specialità. Tra i main sponsor sono stati presenti: Agugiaro e Figna, gruppo leader italiano per la macinazione del grano tenero; Ferrarelle con l’acqua più amata dagli italiani; il Consorzio del Parmigiano Reggiano, icona del nostro stivale; Pastificio Dei Campi, con la rinomata pasta di Gragnano; Olitalia, con i grandi olii di oliva; La Granda, il consorzio di allevatori di razza bovina piemontese e la Lavazza, il caffè per eccellenza.
Numerose le aziende agroalimentari: dall’olio pregiato di Olio Roi e de Il Cervo Rampante ai formaggi emiliani di Agricola Giansanti. Calvisius Caviar, il caviale italiano d’eccellenza, il premiato Aceto Balsamico Giuseppe Giusti. L’agriturismo Borgodoro, i pomodori de La Fiammante, Riso Buono, Spirito Contadino, Solania e la sua “zizzona” di Battipaglia, i germogli di Kopper Kress, Riso Ferraris, i pregiati tartufi di ToscoBosco, i prodotti d’eccellenza dell’Unione Comuni Alta Ossola. Anche quest’anno abbiamo la Comunità Montana del Velino e il Comune di Cittareale.
Sono state presenti anche tutte le aziende più rinomate che si occupano della distribuzione e della selezione dei migliori prodotti italiani per l’alta ristorazione: Longino e Cardenal, Selecta, Hight Quality Food, Tradizione e Gusto e Metro Cash and Carry. Con noi per la prima volta invece l’Hapimag con i migliori resort d’ Europa.
Saranno dei nostri anche i Consorzi, oltre a quello rinomato del Parmigiano Reggiano, sarà presente anche la Cantina Sociale Cesanese del Piglio DOCG, il Consorzio di Tutela Abbacchio romano IGP, il Consorzio del Morellino di Scansano, che ci delizierà con i suoi vini in abbinamento ai pranzi della domenica e del lunedì, il Consorzio Sabina Dop – Olio Extra Vergine di Oliva Sabina Dop, il Consorzio di Tutela della Ricotta Romana DOP, Il consorzio del Biscotto di Bisceglie.
Molti i vini e le birre artigianali in degustazione, quest’anno selezionate anche grazie alla collaborazione con Vinòforum , Feudo Antico, Moncaro, Ômina Romana, Birra del Borgo, Casale della Ioria, il Gruppo Farchioni, Azienda Agricola Morgana, Azienda Agricola Umani Ronchi, Duemani, Castello Banfi, Cantina Caldaro, Azienda Agricola Costaripa, Isidoro Polencic, Fashion&Wine e Baron di Pauli.
Numerose anche le aziende legate alle attrezzature professionali per la ristorazione: Berto’s catering con le cucine professionali Villeroy & Boch, Caraiba Luxury, Angelo dello Chef, Unox forni, Valoriani Forni, Coltelleria Valgobbia, Gourmet Service, Hygien Tech, Incontri in cucina, La Tavola, Orved.
Una partecipazione speciale è stata quella della scuola di cucina professionale Les Chefs Balncs, e dell’ONAV che seleziona i migliori sommelier per tutta la durata dell’evento e quest’anno per la prima volta un particolare riconoscimento è andato all’Istituto Alberghiero Pellegrino Artusi che mette a disposizione tutti i migliori ragazzi di sala e di cucina guidati dalla professionalità del professore Enrico Camelio.
Importante anche quest’anno la partecipazione della Confagricoltura che ha esposto i migliori prodotti di Italia attraverso le aziende associate: Azienda Agricola Sopranzi Maria Rita, Doro 83, Pane e Tempesta, FAI, Agricola l’Aurora, Vivai Mari, Terra di Sapere e Sapori, Azienda Agricola Il Fico.
L’evento come sempre è stato legato alla presentazione Guida Alberghi e Ristoranti d’Italia 2017 del Touring Club Italiano, curata da Luigi e Teresa Cremona, strumento unico per conoscere e scoprire le migliori realtà alberghiere e ristorative nazionali.
Nel dettaglio Domenica 23 è avvenuta la premiazione degli alberghi presenti in guida. Le categorie che classificano gli alberghi sono le stanze italiane; le camere d’autore; e l’olimpo dell’ospitalità. Lunedì 24 è avvenuta invece la premiazione dei ristoranti in guida. Le categorie che li identificano sono buona cucina, cucina d’autore e l’olimpo della ristorazione. Inoltre sono stati consegnati premi ai Top di Domani, ai migliori Buona Cucina e Stanze Italiane del Centrosud.
Altri 9 premi sono invece assegnati dagli sponsor della guida a ristoranti a personaggi di spicco della Ristorazione che si sono distinti nel corso del 2106. Quest’anno i premi speciali degli sponsor sono: Riso Buono che per “Il risotto più buono dell’anno” premia il ristorante Marennà di Sorbo Serpico; Toscobosco per “La Miglior Ricetta al Tartufo” Il Castello Banfi-Il Borgo in Toscana; Hygien Tech per “Il Miglior Igiene in Cucina” Kilo Restaurant Roma; la Lavazza per “La Migliore ricetta con il caffè protagonista” Oasis Sapori Antichi di Vallesaccarda (Campania); La Granda Trasformazione per “La Migliore ricetta di carne” L’Antico Arco di Roma; il Pastificio dei Campi per la “Miglior ricetta di pasta” Glass Hostaria di Roma; Berto’s per le “Migliori attrezzature di cucina “La Perla del Mare “ a San Vincenzo; il premio assegnato da Glion Istitute of Higher Education “Miglior professionista dell’ospitalità” va a Massimo Bartolucci del ristorante Dal Pescatore a Firenze. Infine il Consorzio del Chianti Classico come “Migliore formula innovativa di ristorazione” va ad Umberto Montano del Mercato Centrale.
Altri 4 premi speciali vanno all’Olimpo della Ristorazione, quest’anno per il centro-sud ad essere premiati sono: L’Enoteca Pinchiorri di Annie Feolde; Casa Vissani di Gianfranco Vissani; La Pergola al Rome Cavalieri e Heinz Beck e Ristorante Reale di Niko Romito. Un ulteriore ringraziamento è andato inoltre all’Istituto Alberghiero Pellegrino Artusi e Enrico Camelio docente e consulente nell’alta ristorazione che con il suo staff curerà il servizio.
Sabato 22 è stata presentata anche la Guida “Il Saporario – Roma” edito da La Pecora Nera Editore.
La finalissima di Miglior Chef Emergente testimonia la crescita del talento dei giovani chef, e ha premiato la maturità di Ciro Scamardella che con simpatia, un pizzico di umiltà, indubbie doti tecniche, ha saputo convincere la giuria. Il suo piccolo menù si è dimostrato complessivamente il più equilibrato, convincente, senza per questo essere banale o piacione. Ma anche gli altri hanno sorpreso per doti e capacità: da Marcello Tiboni (Locanda Walser di Riale Formazza) che ha ben giostrato con i sapori delle sue montagne a Francesco Brutto (Undicesimo Vineria di Treviso) sempre originale e audace con le sue foglie erbe ed accostamenti imprevedibili; da Giuseppe Lo Iudice (Retrobottega di Roma) il più abile a fare ottime cose con pochi ingredienti a Isabella Potì (Bros di Lecce) che unisce grazia precisione ed eleganza a soli 20 anni. Complimenti particolari a Ciro Scamardella, 28 anni, sous chef di Roy Caceres a Metamorfosi di Roma che con una “fresella” intrigante e composita, e dei “ceci e baccalà” in versione innovativa ed elegante, ha convinto la giuria composta da Guido Barendson, Gianfranco Vissani, Giuliano Baldassarri, Riccardo Monco e Francesco Bracali.
I premi minori: Il premio Confagricoltura per il miglior uso dei prodotti del Territorio è andato a Isabella Potì, il premio per il miglior rispetto degli ingredienti a Ciro Scamardella e il premio per l’originalità dei piatti a Francesco Brutto.
La Gara Pizza Chef Emergente vedeva in finale per il Nord-Est: Indrit Haraciu – O’Fiore Mio; per il Nord-Ovest: Matteo Moretti- Ristorante Pizzeria Lo Scalo; per il Centro, ex-equo, Pier Daniele Seu – Gazometro 38 e Pierluigi Madeo – Pizza Man; Per il Sud, ex-equo anche qui, Angelo Rumolo – Grotto Pizzeria Castello e Francesco Vitiello – Casa Vitiello.
La Giuria ha decretato come nuovo Pizza Chef Emergente d’Italia 2016 Pier Daniele Seu di Gazometro 38, a Roma con le sue due pizze “Tutte le cose che non mi piacevano da bambino” e “La mia marinara”.
Gli intrattenimenti per il pubblico del Cooking for Art sono stati molti altri: tre cene stellate, due il sabato e una la domenica. Sabato i Fratelli Serva della Trota (2 stelle Michelin) e Luigi Taglienti del nuovo Lume di Milano in Via Watt 37, location che ospiterà la tappa del Nord di Novembre del Cooking for Art edizione 2017. Altra cena stellata poi con Riccardo Monco dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze (3 stelle Michelin) e tre pranzi legati al Consorzio del Morellino di Scanzano; ancora cena con lo chef Davide del Duca di Osteria Fernanda di Roma insieme a Roberto Campitelli di Osteria di Monteverde; infine con Marco Bottega di Aminta Resort di Genazzano e Le Chefs Blanchs, con scuola di cucina interna alla manifestazione.
Roma, 31 Ottobre 2016
Alexia Perazzi