Beni Confiscati: il valore di una scelta

100_1448Il 6 novembre u.s., nei locali dell’Assessorato al Patrimonio del Comune di Palermo, si è tenuta la cerimonia di consegna temporanea di otto aree, ad altrettante Associazioni, da parte del Dirigente del Servizio arch. Michele Procida, alla presenza dell’Assessore Luciano Abbonato.

Si è trattata della penultima tappa di un iter lungo e complesso che, basato su una procedura di valutazione oggettiva, ha premiato, forse per la prima volta, l’eccellenza, con la selezione di undici progetti, per un utilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata.

Una sfida cui il Terzo Settore ha saputo rispondere con progetti di elevata caratura sociale e territoriale. In questa prima fase otto i beneficiari: ANAS zonale Madonie; associazione OMNIA Corleone; cooperativa “Migma”; ANVVFC Palermo centro; OCE organizzazione Cinofili dell’emergenza; cooperativa sociale “Sambaia” di Casteldaccia; società cooperativa “Immagine” Onlus ed infine ISEUM Onlus/OdV/EdR.

Per quanto riguarda l’Istituto di Studi di Ecologia Umana per il Mediterraneo, meglio conosciuto per l’acronimo ISEUM, Ente di ricerca scientifico riconosciuto dal MIUR e Associazione di volontariato nei campi della tutela ambientale e della protezione civile, attualmente membro del Comitato di Delegazione del CESVOP, nel ringraziare l’Assessore Luciano Abbonato, il dirigente arch. Michele Procida e, non ultime, la dott.ssa Antonietta Maria Scicolone e la sig.ra Marcella Biondi, che con la loro professionalità ed abnegazione hanno assistito e continuano ad assistere l’Associazione, nei vari passaggi burocratici, preme sottolineare che il progetto è frutto di una sinergia con altre tre Associazioni: Associazione “Talìa”; Associazione “Terre di Memoria” Onlus; “Unione Sociale – Social Union” A.P.S. e l’organizzazione scientifica del Comitato “MBE” con cui, da alcuni anni, si condivide un percorso di interventi di respiro europeo.

Nell’area appena affidata, il gruppo di Associazioni realizzerà il Laboratorio di Ecologia Umana, Urbana e Marina Mediterranea, in cui saranno sviluppate tecniche ed attività di ricerca scientifica secondo le teorie della “Mediterraneo Blue Economy”, che anticipano quelle che saranno le raccomandazioni di Parigi 2015, e presso cui l’Istituto Superiore “E. Majorana” potrà sfruttare, per la didattica, il laboratorio mobile e contribuire alla ricerca per una migliore qualità dell’ambiente urbano. Il fine è quello di avviare, in una prima fase sperimentale, la produzione di un “sistema vegetale” che possa consentire di preservare la biodiversità, contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici e al restauro paesaggistico urbano, consentendo di segregare, per un 30% in più, rispetto alle capacità di assorbimento delle sole piante, i gas serra, ed esercitare un’attività di biorimedio. Allo stesso tempo, il Laboratorio, per il tramite del corpo docente e degli alunni dell’Istituto “Majorana” sarà aperto al territorio ed alle altre scuole della città, in un progetto di riqualificazione del tessuto urbano, unico nel suo genere. Inoltre, sarà sperimentato un modulo produttivo per rilanciare l’agricoltura di sussistenza nei Paesi in via di sviluppo, al fine di contribuire al problema della denutrizione in larga parte della popolazione mondiale, così come denunciato ad Expo 2015.

Se tra qualche mese, quindi, la città di Palermo, unica in Europa, avrà a disposizione questa struttura scientifica e didattica all’avanguardia, potendo contare, anche, sulla fornitura gratuita di circa 2000 “sistemi vegetali” annui da utilizzare per la riqualificazione del territorio urbano, deve ringraziare l’Assessore Luciano Abbonato e il suo Ufficio per la scelta coraggiosa di cercare e di premiare le eccellenze presenti sul territorio cittadino, per un uso più “comune” dei beni confiscati alla criminalità organizzata.

La Redazione