Le Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Roma – Palazzo Barberini e Galleria Corsini, divenute autonome con la riforma del MIBACT nel luglio del 2015, presentano la nuova visione di rilancio strategico del museo voluta e ideata dal Direttore Flaminia Gennari Santori, in carica da Novembre 2015.
Il Ministro Dario Franceschini ha dichiarato: “Barberini e Corsini: le nuove Gallerie Nazionali di Roma, uno dei trenta musei autonomi introdotti con la riforma del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, inaugurano il nuovo corso con l’inizio del riallestimento delle collezioni, della realizzazione di percorsi multidisciplinari e del sistema multimediale, con maggiori approfondimenti del percorso di visita del museo. Tutti importanti cambiamenti che contribuiscono a migliorare la comprensione e la fruizione degli straordinari capolavori custoditi nelle Gallerie Nazionali d’Arte Antica. Palazzo Barberini e Galleria Corsini si apprestano a diventare, in una fase di profonda innovazione del sistema museale italiano, luoghi di incontro e di dialogo paragonabili alle più moderne realtà museali europee e non solo”.
Prosegue Flaminia Gennari Santori: “abbiamo individuato un fil rouge che si dipana tra le collezioni Barberini e Corsini e delinea la ragion d’essere di questo museo, una storia affascinante su come l’arte sia stata guardata, collezionata, diffusa e reinventata dai tempi di Urbano VIII (prima metà del XVII secolo) a quelli di Neri Corsini (seconda metà del XVIII secolo) fino ai giorni nostri. È una storia che pochi musei al mondo possono raccontare in maniera così vivida in cui la dimensione materiale degli spazi storici e delle opere si intreccia costantemente a quella sempre in divenire degli allestimenti e dei percorsi multidisciplinari e multimediali, in un museo contemporaneo”.
Il Museo si prefigge di diventare un luogo di ritrovo, di incontro, di dialogo e confronto date le potenzialità straordinarie che Palazzo Barberini e Galleria Corsini offrono al visitatore.
Un luogo dove approfondire la storia dell’arte, attraverso una collezione costellata di capolavori assoluti, (Annunciazione di Filippo Lippi, La Fornarina di Raffaello, Giuditta e Oloferne di Caravaggio, l’affresco con il Trionfo della Divina Provvidenza di Pietro da Cortona, il busto di Urbano VIII di Bernini) e in particolare la cultura europea sei-settecentesca, di cui i Barberini e i Corsini e gli omonimi palazzi furono protagonisti.
Il rinnovamento si concretizza in una migliore e nuova fruizione delle collezioni, grazie al riallestimento di quelle a Palazzo Barberini (che si concluderà nel giugno 2018), ad approfondimenti tematici all’interno del percorso, alle esposizioni in programma e ai nuovi sistemi multimediali.
In quest’ottica Palazzo Barberini presenta due mostre: la prima Il pittore e il gran Signore. Batoni, i Rezzonico e il ritratto d’occasione, a cura di Michele Di Monte in programma dal 12 Gennaio al 23 Aprile, è dedicata al ritratto del principe Abbondio Rezzonico realizzato da Pompeo Batoni nel 1766, recentemente acquisito dal MiBACT e destinato al museo. La tela è allestita insieme a un piccolo nucleo di dipinti che permettono una lettura agevolata del contesto storico-artistico in cui è stato elaborato il ritratto.
La seconda Mediterraneo in chiaroscuro. Ribera, Stomer e Mattia Preti da Malta a Roma, a cura di Sandro Debono e Alessandro Cosma, in programma dal 12 Gennaio al 21 Maggio, espone alcuni dei principali capolavori caravaggeschi della collezione del MUZA – Muzew Nazzjonali tal-Arti (Heritage Malta) de La Valletta di Malta messi a confronto per la prima volta con celebri opere della collezione romana. La mostra è il primo traguardo di una serie di collaborazioni che le Gallerie Nazionali di Arte Antica hanno avviato con i più importanti musei internazionali per valorizzare le rispettive collezioni e promuoverne la conoscenza e lo studio.
Si proseguirà poi nel 2017 con alcuni focus: le opere dei Maestri veneti presenti in collezione saranno messe in dialogo con alcune opere in prestito da importanti istituzioni museali italiane e straniere, quali il Metropolitan Museum di New York, il Louvre, il Prado, l’Accademia Carrara etc.; un approfondimento sul celebre dipinto “La Madonna di Tarquinia” a cento anni dall’attribuzione di Pietro Toesca a Filippo Lippi. E’ stata inoltre avviata una fruttuosa collabora-zione con le Scuderie del Quirinale che porterà il Museo alla partecipazione attiva nella loro programmazione espositiva, con ad esempio è allo studio l’inserimento di Palazzo Barberini nel percorso di visita della grande mostra su Picasso, in programma da settembre.
Quest’anno sarà inoltre presentato un nuovo allestimento multimediale che offrirà ai visitatori un’introduzione tematica al museo, sottolineando gli intrecci tra le vicende architettoniche, la storia della famiglia e il ruolo di Palazzo Barberini nella Roma barocca.
La Galleria Corsini, unica quadreria romana settecentesca giunta intatta ai giorni nostri, famosa per essere stata la residenza a Roma della Regina Cristina di Svezia dal 1659 fino alla sua morte nel 1689, si avvarrà di un’applicazione multimediale per garantire un’innovativa e accessibile fruibilità della collezione che tuttavia non disturbi l’allestimento.
La funzione di sede di convegni e conferenze delle Gallerie verrà mantenuta e arricchita, proponendo un fitto programma di eventi volti alla creazione di un luogo di ricerca e studio.
Sarà anche sede di alcuni approfondimenti come quello su Daniele da Volterra, in programma da Febbraio: saranno presentate al pubblico due opere poco conosciute e straordinarie, conservate da secoli nell’antica collezione Pannocchieschi d’Elci a Siena.
Tra le attività proposte dalla Galleria Corsini, inoltre, ricopre un importante ruolo didattico e di approfondimento la possibilità di visitare i cantieri di restauro, resi accessibili al pubblico in particolari occasioni. Uno degli esempi più significativi è rappresentato dal cantiere dello stendardo di Mattia Preti per San Martino al Cimino, recentemente concluso.
Le Gallerie infine stanno sviluppando un programma di internship per giovani storici dell’arte individuati attraverso una selezione aperta che avranno il compito di collaborare alle attività di studio, valorizzazione e ricerca delle Gallerie.
La nuova identità visiva, i nuovi sito web e social network sono stati creati con l’intento di rendere più accessibile e diretto il rapporto con il pubblico, i visitatori e gli studiosi, restituendo un’immagine più vivace e coinvolgente del Museo, capace di reinserirlo in un contesto moderno e dinamico.
A partire dal nome, per individuare le vecchie Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, Palazzo Barberini – Galleria Corsini ora, grazie al nuovo logo, sarà sufficiente la locuzione Barberini Corsini Gallerie Nazionali. Il sito web, sviluppato da VIVA! Srl, è stato pensato come uno spazio razionale, disegnato per favorire un facile accesso alle informazioni; allo stesso modo la comunicazione social è stata interamente ripensata e rilanciata su Facebook, Twitter e Instagram.
Un nuovo corso per raccontare una storia che pochi musei al mondo possono presentare in maniera così vivida, una sfida che Palazzo Barberini e Galleria Corsini raccolgono con l’obiettivo di rendere intellegibile a tutti i visitatori un periodo storico-artistico di enorme fascino.
Roma, 31 Gennaio 2017
Alexia Perazzi