Si è tenuto presso l’Auditorium dell’Ara Pacis di Roma promosso dalla Regione Lazio insieme a Roma Capitale e Unioncamere Lazio, con l’organizzazione di Lazio Innova, l’evento dedicato al rapporto tra lo stato di salute e la qualità dell’ alimentazione.
L’alimentazione è l’energia vitale del Pianeta necessaria per uno sviluppo sostenibile basato su un corretto e costante nutrimento del corpo, sul rispetto delle pratiche fondamentali di vita di ogni essere umano, sulla salute. La roadmap di Expo 2015 ha individuato le priorità e gli interventi per lo sviluppo di una società più sana, più inclusiva ed equa.
Posto l’accento sul rapporto esistente tra stato di salute e qualità dell’alimentazione, si è designato un percorso che parte dall’alimentazione dei nostri antenati, passa dalla dieta mediterranea e affronta la possibilità di prevenire le maggiori patologie cronico-degenarative anche attraverso l’innovazione tecnologica in campo alimentare. A prender parte all’evento sono state le Università del Lazio, attraverso la CRUL e la «Sapienza» di Roma in particolare. Sono intervenuti Stefano Fantacone Presidente Lazio Innova Spa, Eugenio Gaudio Rettore dell’Università di Roma La Sapienza, Andrea Lenzi Presidente del Consiglio Universitario Nazionale con il coordinamento scientifico del Prof. Lorenzo Maria Donini sempre della Sapienza di Roma.
Diversi gli innovatori che sono stati presenti all’evento: Algares, IDEA 2020, Fondazione Universitaria INUIT “Tor Vergata”, Maestra Natura.
AlgaRes è uno spin-off universitario costituito nel 2009 dal Dipartimento di Biologia dell’Università di Roma Tor Vergata, che grazie alla ventennale esperienza dei soci applicata alla salvaguardia dei beni culturali offre servizi di diagnosi e monitoraggio per valutare l’entità del danno dovuto allo sviluppo di biofilm fototrofi su monumenti. La società utilizza tecniche non invasive e prevede l’applicazione di sistemi innovativi di illuminazione per la prevenzione del biodeterioramento.
Nei siti ipogei interessati dal biodeterioramento le procedure di conservazione prevedono in genere diagnosi superficiali del danno e la rimozione dei biofilm avviene mediante mezzi chimici e meccanici, con il risultato di indurre un danno al substrato e, spesso, la ricomparsa del biofilm a breve distanza dall’intervento. La metodologia utilizzata da Algares è particolarmente innovativa in quanto abbina l’uso di tecniche biologiche e tecnologie ingegneristiche di illuminazione per ridurre o bloccare lo sviluppo dei biofilm fototrofi. L’esperienza scientifica acquisita dai soci di Algares è impiegata per generare valore in termini di innovazione e soluzioni creative ai problemi di biodeterioramento dei beni culturali che possono anche essere brevettate.
AlgaRes offre sistemi di illuminazione per ipogei ad alta emissione e bassi consumi, per questo si auspicano collaborazioni con piccole e medie imprese che si occupano di illuminotecnica e restauro dei beni culturali a Roma e Provincia, e che offrono un potenziale per la collaborazione commerciale e la sperimentazione pre-industriale. Le istituzioni coinvolte nella gestione dei beni storici e archeologici, invece, rappresentano il soggetto più interessante con cui interagire per veder realizzate le nostre aspirazioni scientifico-imprenditoriali proprio nella nostra città.
Inoltre svolge attività di selezione di cianobatteri e microalghe e l’ottimizzazione delle condizioni di crescita per la produzione di biomassa e lipidi per applicazioni biotecnologiche nei settori della protezione dell’ambiente, ricerca di energie innovative e sostenibili, nutraceutica.
AlgaRes nasce proprio nell’ ottica di rappresentare un modo per passare dalla ricerca all’impresa e per permettere ai giovani formati nel Laboratorio di Biologia all’Università di Tor Vergata di trovare un’occupazione che metta a frutto le loro competenze. L’applicazione delle biotecnologie al patrimonio culturale offre la possibilità di pensare a un futuro sostenibile e a un miglioramento sociale e culturale.
IDEA 2020 è uno spin-off dell’Università degli Studi della Tuscia che opera nel settore dell’agricoltura e dello sviluppo rurale, adottando strategie e approcci che coniugano sviluppo economico, responsabilità ambientale ed inclusione sociale, a livello nazionale ed internazionale. L’acronimo IDEA 2020 sta per Innovation and Development for Agriculture, con riferimento al documento strategico “Europa 2020. Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” che prefigura sentieri di sviluppo nei quali aspetti economici, ambientali e sociali si intreccino in modo virtuoso per contribuire al benessere delle popolazioni interessate.
In questa prospettiva IDEA 2020 si ispira ad una visione dell’agricoltura che ne esalti la sua dimensione plurifunzionale. La multifunzionalità dell’agricoltura va considerata, come sottolinea l’OCSE, come una caratteristica dell’attività agricola, di cui ci può essere o meno piena consapevolezza, e presente sia quando tale attività viene condotta con finalità economiche che quando risponde a finalità di sussistenza o di autoconsumo.
IDEA 2020 si propone di cooperare in partenariato con altri soggetti per promuovere interventi in ambito agricolo e rurale che siano improntati ai principi di sostenibilità economica, ambientale e sociale.
La Fondazione Universitaria INUIT – Tor Vergata promuove e sviluppa le attività di ricerca e sfruttamento dei risultati, il trasferimento tecnologico, i brevetti, le licenze di nuove tecnologie orientate al miglioramento della qualità di vita dei cittadini, nell’ambito dell’innovazione tecnologica di carattere interdisciplinare, realizza attività di promozione e gestione di programmi di ricerca, orientati alla trasformazione, lo sviluppo di prodotti e/o tecnologie. Supporta lo sviluppo e l’implementazione di metodi innovativi. Sviluppa attività di didattica e formazione. Attua accordi con soggetti terzi, finalizzati alla cooperazione scientifica, trasferimento di tecnologie e costituzione di imprese innovative.
Maestra Natura è un progetto sperimentale di didattica della scienza in cui il cibo è proposto come strumento per stimolare il pensiero scientifico e la consapevolezza di quanto sia importante un’alimentazione sana. Il programma si sviluppa dalla prima elementare alla terza media ed è completamente integrato nel percorso curricolare, proponendo contenuti e laboratori che gli insegnanti realizzano in autonomia a scuola previa formazione.
I contenuti sono distribuiti attraverso una piattaforma web, che permette di tracciare integralmente l’attività svolta e le conoscenze acquisite.
Rispetto agli altri programmi di educazione alimentare, in MaestraNatura l’apprendimento passivo è bandito, si impara facendo, provando l’emozione di veder crescere un seme o lievitare una torta. Il programma è stato lanciato nelle scuole nell’a. s. 2013-2014 e, in due anni, ha coinvolto 1.000 classi, che hanno non solo sperimentato il progetto ma anche contribuito allo sviluppo dei contenuti e delle funzionalità della piattaforma. Per catturare l’ attenzione dei ragazzi nel programma MaestraNatura si scopre il gusto di imparare senza libri, recuperando l’osservazione della natura, la manualità e l’immaginazione. Attraverso il percorso di esperimenti i ragazzi rafforzano il metodo scientifico, imparano a fare collegamenti e a guardare le cose da diverse prospettive. Un approccio fondamentale per un programma come MaestraNatura che vuole educare e non informare. MaestraNatura segue le Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana adottate dal Ministero della Salute.
Roma, 29 Giugno 2015
Alexia Perazzi