AL CIRCOLO TEVERE REMO CON GRIMALDI, GRAVINA E TARDELLI SI RACCONTA LA STORIA DEL CALCIO

Calcio come cultura e come strumento didattico per raccontare la storia d’Italia in modo più semplice, divertente e popolare.
A ribadire questo concetto è stato il gotha del mondo del calcio, rappresentato dal Presidente FIGC Gabriele Gravina e dai grandi campioni Marco Tardelli e Giancarlo De Sisti, intervenuti come relatori all’ esclusiva presentazione del libro “Storia  d’Italia, del calcio e della Nazionale “,  scritto da Mauro Grimaldi, consigliere delegato Federcalcio Servizi e curatore della prestigiosa mostra Un Secolo d’Azzurro, promossa dall’Associazione S.Anna di Aldo Rossi Merighi e Sabrina Trombetti.
Ad aprire gli interventi è stato proprio Grimaldi che ha ribadito l’importanza della memoria per non far disperdere il nostro immenso bagaglio di imprese, di vittorie e di emozioni.
Concetto questo espresso anche dal Presidente federale Gravina che ha aggiunto come il calcio sia anche visione per attirare le nuove generazioni.
Nel suo intervento  Gravina, dopo aver sottolineato la straordinaria vittoria della Nazionale ad Euro 2020 e messo l’ accento sulle doverose riforme necessarie ad ottimizzare ” l’ industria calcio”,  ha elogiato il granee lavoro di ricerca condotto da Grimaldi con il quale ha trascorso buona parte della sua carriera professionale.
“Storia, calcio e cultura in Italia sono indissolubilmente legati da oltre 150 anni”? ha detto a margine dell’evento Sabrina Trombetti. “Il libro di Grimaldi -ha sottolineato-  dimostra come il pallone di cuoio dal 1860 ad oggi abbia seguito, passo dopo passo, tutti gli avvenimenti più importanti della nostra patria”.
Un formidabile strumento, quindi, ha aggiunto,  per coinvolgere i più giovani e farli appassionare alle grandi storie del passato.
“Poprio come la mostra antologica Un Secolo d’Azzurro – ha precisato- con la quale stiamo girando tutta Italia(Cosenza, Gaeta, Terni, Policoro, Cava de Tirreni) e che unisce tutti, dal nonno al nipotino .
 “Si tratta di una scrupolosa ricostruzione storica -conclude- che trasmette emozioni e valori destinati a durare nel tempo”.
La Redazione “The Envoy”