UNA NUOVA LINEA DI PROFUMERIA ARTISTICA CELEBRA IL LEGAME TRA VENEZIA E IL MARE
La linea di profumeria artistica “Acqua di Venezia” è presentata in anteprima a Palazzo Flangini di Venezia, sabato 20 febbraio 2016. E’ costituita da quattro profumi – Acqua di Venezia – Estratto di Profumo, Minuetto, Rondò e Notturno – ideati dal naso Paolo Terenzi per celebrare il rapporto indissolubile tra Venezia e il Mare. Nello specifico, la serata si focalizza su “Acqua di Venezia – Estratto di Profumo”, la fragranza che dà il nome alla linea e riassume le note caratterizzanti delle altre tre. Distribuiti in un’unica bottega monomarca a Piazza San Marco, sono realizzati con materie prime naturali i cui olii rappresentano il 30% del prodotto. Una realizzazione totalmente Made in Italy: Italiani sono il progetto e la produzione, il flacone-oggetto, il packaging, l’accessoristica.
Quattro fragranze che interpretano il fascino senza tempo dell’antica Regina dei Mari, il suo rapporto con l’acqua, i suoi gloriosi legami commerciali e culturali con l’Oriente. Del resto, esiste qualcosa in grado di evocare il mito di Venezia meglio di un profumo? Cosa se non un profumo è capace di riassumere, valorizzando in ogni aspetto, l’anima multisensoriale della Serenissima, potenza mercantile, ponte tra Oriente e Occidente, tra mondo conosciuto e terre esotiche?
Si chiamano Acqua di Venezia – Estratto di Profumo, Minuetto, Rondò e Notturno; costituiscono la linea di profumeria artistica “Acqua di Venezia”, pensata dal celebre naso Paolo Terenzi tanto per l’uomo quanto per la donna perché, come ama puntualizzare Terenzi, “l’emozione non ha genere femminile o maschile“.
“I profumi “Acqua di Venezia” sono stati pensati per esaltare il senso della nobiltà, non quella effimera dei titoli, bensì la nobiltà del carattere, dello spirito e dell’intelletto“, afferma Donata Da Lio, Direttore Generale di Acqua di Venezia, creatrice del team di sviluppo del progetto. “Si tratta di profumi di un lusso accessibile a chiunque sia disposto, per rivendicare la propria individualità, a percorrere sentieri dello stile meno rassicuranti ma più affascinanti. Mi piace inoltre evidenziare come Acqua di Venezia sia un prodotto artigianale al cento per cento Made in Italy.Italiani sono infatti il progetto imprenditoriale, l’ideazione e la produzione dei profumi, il flacone-oggetto, il packaging, l’accessoristica che lo accompagna.”
I profumi “Acqua di Venezia” rappresentano quattro punti di vista o meglio quattro prospettive olfattive diverse e complementari sulla Serenissima. Con un comune denominatore: quel mare a cui Venezia è indissolubilmente legata e con il quale ogni anno rinnova il suo legame affettivo nel rito dello sposalizio sancito, nel giorno della Sensa (Ascensione), con il lancio di un anello da parte del Doge nell’acqua. Un rito propiziatorio pagano che affonda le sue radici intorno all’anno 1000 e che solo in un secondo momento riceverà il carattere di sacralità.
Il richiamo al rito compare già nel logo di “Acqua di Venezia” con il tema dell’anello ripetuto quattro volte (quattro sono i profumi), in una tessitura potenzialmente infinita secondo i dettami dell’arte decorativa mediorientale che ritroviamo sulle piccole finestre del Ponte dei Sospiri e su molti altri fregi di palazzi veneziani.
“Ho accolto con gran piacere la proposta di realizzare la linea Acqua di Venezia”, spiega il naso Paolo Terenzi, “perché mi ha affascinato sin dal primo momento l’idea di confrontarmi con una forte storicità, fatta d’arte e di cultura, stando però attento a non cadere nel tranello dei luoghi comuni suggeriti dalla storia passata. I quattro profumi, pur avendo in Acqua di Venezia – Estratto di Profumo una sorta di sintesi, rappresentano altrettante sfumature di Venezia, ciascuna a suo modo originale e unica. Ho premuto molto per far sì che le quattro fragranze fossero tutte estratti di profumo. Solo così infatti, con gli olii che costituiscono il 30% del prodotto, può essere trasmessa a pieno l’opulenza e la ricchezza di questa città. Mi piace inoltre evidenziare il fatto che la loro realizzazione non rappresenta un traguardo bensì il punto di partenza di un marchio che si amplierà con nuove fragranze e prodotti.”
La linea “Acqua di Venezia” rivendica la propria esclusività anche nella scelta della sua boutique, un’unica antica bottega nel cuore di Venezia: Piazza San Marco. E’ infatti all’ombra della Basilica – nella Piazzetta dei Leoncini, all’imbocco della Calle degli Specchieri – che il gruppo di imprenditori amanti del bello, che ha dato il via al progetto “Acqua di Venezia”, ha individuato lo scrigno di questo nuovo prodotto di profumeria artistica. Gli interni della boutique sono impreziositi da decorazioni in vetro realizzate dalla vetreria Pauly, a testimoniare il legame tra i diversi saperi artigiani che nei profumi “Acqua di Venezia” trovano la propria sintesi.
Oltre alle fragranze per il corpo, questa boutique dell’olfatto proporrà presto anche profumi d’ambiente tra cui una produzione limitata di “Acqua di Venezia” contenuta in un vaso realizzato per l’occasione dalla vetreria Pauly con uno stampo degli anni Quaranta recuperato dagli archivi storici.
UN NASO “POLITICAMENTE SCORRETTO”
Viaggiatore instancabile, musicista appassionato di jazz (suona la chitarra), velista entusiasta, Paolo Terenzi è il “naso” che ha ideato le fragranze di “Acqua di Venezia”.
Nato nel 1968 a Cattolica (Rimini) dove tutt’oggi vive e lavora, si definisce un naso “politicamente scorretto” perché nelle sue creazioni ama esplorare percorsi diversi rispetto alle regole canoniche che stanno alla base della profumeria, talvolta discostandosi dalla piramide classica con soluzioni ruvide e difficili.
Rappresenta, con la sorella Tiziana, la terza generazione di una famiglia di profumieri. I nonni, Guglielmo Terenzi e Luigia Mancini in Terenzi, affascinati dall’arte profumiera, realizzarono un piccolo laboratorio artigianale in una stanzetta della loro grande casa di famiglia a Cattolica. Nasce così, nel 1968 la “Cereria Terenzi” che Evelino, figlio di Guglielmo e Luigia, svilupperà e tramanderà a Paolo e Tiziana.
“Sono nato tra i profumi e ho mosso i primi passi all’interno dell’azienda di famiglia” afferma Paolo Terenzi, che ricorda così il nonno: “era un tipo stravagante, con la passione per i profumi, devo a lui tutto quello che so sugli ingredienti naturali“.
Recentemente Paolo Terenzi, che negli anni ha lavorato con grandi marchi della profumeria, ha avviato con la sorella il progetto “Tiziana Terenzi”, che gli ha permesso una maggiore libertà espressiva rispetto alle richieste dei grandi brand.
Nel 2014 la sua fragranza Gold Rose Oudh è stata selezionata tra i finalisti del Fifi Awards. Sempre nel 2014 Michael Edwards lo ha indicato come “innovatore/devastatore” delle fragranze artistiche sul suo prestigioso libro (bibbia) del mondo dei profumi “Fragrances of the World”.
Il profumo URSA, da lui realizzato nel 2015, ha vinto il premio come migliore fragranza “animalic” per gli esperti di “Fragrantica.com”. Lo stesso anno, il profumo Chimaera è stata premiata con Best of Best di Robb Report.
LA REDAZIONE DI THE ENVOY