2021, LA RINASCITA DELL’ITALIA NELLO SPORT

Una grande Italia quella protagonista vincente nel panorama mondiale dello sport per tutto il 2021 con i suoi primati, vittoria negli europei della nazionale italiana con il C.T. Roberto Mancini, e di Matteo Berrettini primo italiano arrivato alle finali di tennis a Wimbledon ed infine quaranta medaglie vinte dalla squadra italiana alle Olimpiadi di Tokyo.

Se eccezionali sono state le combattutissime prestazioni della nazionale di calcio agli europei con una squadra fuori dal comune e molto compatta, in un campionato che ha smitizzato le grandi nazionali storiche del calcio europeo, evidenziandone difetti e fragilità, non ultimo quelli dell’Inghilterra in finale, che non è stata esempio di classe e di fair-play nel perdere con autoumiliazione, non di meno l’Italia ha fatto il pieno di medaglie dopo tanti anni alle Olimpiadi di Tokyo 2020/2021.

Per le Olimpiadi di Tokyo, rinviate causa covid-19 dal 2020 al 2021, si è chiusa a quota 40 medaglie (10 medaglie d’oro, 10 medaglie d’argento e 20 medaglie di bronzo) l’impresa olimpica della squadra azzurra con un record storico, infatti il medagliere a Roma 1960 si fermò a 36 medaglie (13 ori, 10 argenti e 13 bronzi). Nell’ultima giornata delle Olimpiadi ci hanno pensato le farfalle della ginnastica ritmica a far toccare il 40° dopo un completo di vittorie ad ogni gara partendo dall’oro di Vito Dell’Aquila nel taekwondo, per un totale di 40 medaglie in 19 discipline diverse, un bilancio assolutamente straordinario nella storia dello sport del nostro paese.

Sono 10 in tutto le medaglie d’oro italiane, eccole: Vito Dell’Aquila (taekwondo, categoria-58 kg), Federica Cesarini e Valentina Rodini (canottaggio categoria doppio pesi leggeri), Gianmarco Tamberi (salto in alto), Marcell Jacobs (100 metri), Caterina Banti e Rugero Tita (vela, Nacra 17), Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon e Jonathan Milan (ciclismo su pista, inseguimento a squadre), Massimo Stano (marcia 20 km), Antonella Palmisano (marcia 20 km), Luigi Busà (karate, kumite 75 kg), Marcell Jacobs, Lorenzo Patta, Fausto Desalu e Filippo Tortu (staffetta maschile 4×100).

Per le medaglie d’argento, a quota 10, abbiamo: Luigi Samele (scherma sciabola individuale maschile), Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo (nuoto, staffetta maschile 4×100 stile libero), Diana Bacosi (tiro a volo, skeet femminile), Daniele Garozzo (scherma, fioretto individuale), Giorgia Bordignon (sollevamento pesi, categoria 64 kg), Luigi Samele, Luca Curatoli, Enrico Berrè e Aldo Montano (scherza, sciabola concorso a squadre), Gregorio Paltrinieri (nuoto, 800 metri stile libero), Mauro Nespoli (tiro con l’arco), Vanessa Ferrari (ginnastica artistica, corpo libero femminile), Manfredi Rizza (canoa sprint K1 200 metri).

Ed infine le 20 medaglie di bronzo italiane con protagonisti: Elisa Longo Borghini (ciclismo su strada), Odette Giuffrida (judo categoria -52 kg), Mirko Zanni (sollevamento pesi categoria 67 kg), Niccolò Martinenghi (nuoto, 100 metri rana), Maria Centracchio (judo, categoria 63 kg), Rossella Fiammingo, Mara Navarria, Federica Isola e Alberta Santuccio (scherma, spada donne a squadre), Federico Burdisso (nuoto, 200 metri farfalla), Matteo Castaldo, Marco Di Costanzo, Matteo Lodo, Giuseppe Vicino (canottaggio, quattro senza), Pietro Ruta e Stefano Oppo (canottaggio, doppio pesi leggeri), Alice Volpi, Arianna Errigo, Martina Batini e Erica Cipressa (scherma, fioretto femminile a squadre), Lucilla Boari (arco individuale), Simona Quadarella (nuoto, 800 metri stile libero), Irma Testa (boxe categoria 54-57 kg), Antonino Pizzolato (sollevamento pesi categoria 81 kg), Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso e Alessandro Mirressi (nuoto, staffetta mista 4×100), Gregorio Paltrinieri (nuoto 10 km), Elia Viviani (omnium), Viviana Bottaro (karate, kata), Abraham Conyedo Ruano (lotta libera, categoria 97 kg), Martina Centofanti, Agnese Duranti, Alessia Maurelli, Daniela Mogurean e Martina Santandrea (ginnastica ritmica).

Non sono mancate però, durante ed alla fine di tutte le competizioni, squallide speculazioni da parte di politici nostrani di basso cabotaggio, ma Roberto Mancini e Marcell Jacobs, ad esempio hanno signorilmente smentito di volere mischiare la loro passione sportiva con le diatribe della politica e soprattutto di farsi strumentalizzare dai politici italiani di oggi; condizione questa che dimostra drammaticamente ciò che manca più di qualunque altra cosa a questo nostro meraviglioso Paese, cioè una classe politica veramente all’altezza della sua missione storica e degna di condurlo fuori dalle secche verso nuovi traguardi di successo e di grandezza, ma l’attuale classe politica nana è oscenamente arroccata in una specie di isolazionistico mentale ed affetta da poltronismo cronico, che la pone al di fuori dalla realtà vivente della società italiana e che la porterà, inesorabilmente, a fare la fine delle classi politiche precedenti, forse meno mediocri.

La ricchezza di vittorie solo in campo sportivo, ma potremmo citare anche quelle in ambito scientifico, che l’Italia ha conquistato in un periodo così difficile e senza pari dal dopoguerra ad oggi, denota la potente quanto innata capacità di questa Nazione a resistere e combattere nelle peggiori avversità, un anelito di speranza, questo, che ci ha già fatto traguardare il XXI secolo con spettacolarità ed orgoglio nazionale.

Marcello Grotta